08 gennaio 2009

per stare insieme non ci serve

La Coop vieta l'alcol ai minori
TRENTO. Alcolici vietati ai minori di 18 anni. Lo ha deciso la Coop, che dal primo gennaio 2009 adotterà questo nuovo divieto, nonostante la legge italiana non lo preveda. Birra, vino e vodka saranno off limits per i minorenni in tutti i 380 punti vendita del Trentino: dalle Famiglie Cooperative ai Coop Superstore, passando per i negozi Sait. L'iniziativa, lanciata a livello nazionale, è stata presa per contrastare con forza il dilagante fenomeno dell'abuso di alcol tra i giovani.
Nella nostra provincia, secondo i dati del Sert, nell'ultimo anno il 72% della popolazione studentesca tra i 15 e i 19 anni ha fatto uso di alcolici.
Al giorno d'oggi in Italia c'è solo il divieto di somministrare di alcolici ai minori di 16 anni nei bar, ma è permessa la vendita nei supermercati, che così sono diventati i luoghi dove i giovani a caccia di sballo fanno scorta di bottiglie da consumare poi per strada o a casa. Ma dal nuovo anno le misure saranno più aspre e rigide. Almeno alla Coop.
La catena di supermercati, infatti, ha deciso che dal primo gennaio nei propri punti vendita (1.300 in Italia, 380 in Trentino) non si venderanno più bevande alcoliche agli under 18. «La decisione - spiega Coop in un comunicato - nasce dalla volontà di non assistere impotenti a una minaccia per la salute di tutti e in particolar modo per i giovanissimi. Ci facciamo carico di un fenomeno pericoloso per le sue ricadute sociali e lo consideriamo un impegno importante. Contiamo che ciò serva a sollevare un dibattito per arrivare al più presto all'emanazione di una legge che riteniamo indispensabile».
Anche un altro colosso della grande distribuzione, Conad, sta guardando con interesse all'iniziativa, ma intanto è Coop a partire con decisione. Un passo che in Trentino non è nuovo: dal novembre 2007, infatti, la legge Andreolli prevede il divieto di vendita di alcolici ai minori di 16 anni nei negozi, come nei bar. Ma ora, per volontà della Coop, il limite si alza agli under 18.
«Sono d'accordo con la linea dell'azienda - spiega il presidente del Sait Giorgio Fiorini - perché bisogna trovare una correzione ad un fenomeno grave e questo può essere un modo». C'è però chi si chiede se possa bastare la politica del proibizionismo, che in Inghilterra e negli Stati Uniti non ha funzionato. «Solo con i divieti non si risolve nulla - sottolinea Fiorini - ma noi intanto facciamo la nostra parte. E' importante, però, che ci sia anche un'azione educativa».
La Federazione delle Cooperative è già presente nelle scuole con progetti sulla corretta alimentazione e a questi potrebbero essere affiancate ore di lezione sull'alcol. Intanto a lezione ci sono andate le cassiere, che hanno seguito un corso di formazione specifico, e dal primo gennaio 2009 potranno chiedere i documenti d'identità ai clienti con una età apparente sotto i 18 anni che si presentino avendo acquistato alcolici. Se dalla verifica del documento risulterà che si tratta di un minore di 18 anni, si inviterà il cliente a lasciare la bevanda alcolica alla cassa.
Al punto vendita di piazza Lodron confermano che l'acquisto di alcolici è diffuso tra gli studenti. «Vengono qua in mattinata - spiegano - quando hanno assemblee oppure sono in "marina", prendono una bottiglia di birra e vanno via». Fino ad ora le cassiere guardavano impotenti, d'ora in poi potranno contrastare questo fenomeno allarmante.
Come confermano i numeri. Negli ultimi dieci anni è raddoppiato il numero di adolescenti che beve e c'è stato un vero e proprio boom tra le ragazze. Il primo bicchiere lo si beve in media tra gli 11 ed i 13 anni ed in base ai dati del Sert l'anno scorso 12.300 ragazzi trentini tra i 15 ed i 19 anni (il 72 per cento della popolazione studentesca) avrebbe bevuto alcolici. L'86 per cento dei ricoveri per assunzione di sostanze sarebbe legata all'uso di alcolici e - secondo l'Istituto superiore di sanità - ogni 100 ricoveri per intossicazione da alcool, 17 sono a carico di giovani al di sotto dei 14 anni.
da il Trentino di lun. 29/12/2008
E' certamente una scelta proibizionista ma d'altronde qualcosa andava fatto, una qualche misura andava presa. Va rimossa questa cultura dilagante, soprattutto tra giovani e giovanissimi, che per divertirsi bisogna arrivare allo sballo alcolico. Questa comunque non deve essere la sola misura ma la politica deve rispondere con altre misure volte a creare luoghi di aggregazione, di svago e accrescere la cultura del sano divertimento.

"Alcol. Meno è meglio."
È lo slogan proposto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per ridurre i consumi di alcol nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità, per promuove la salute.
Per molti bere un bicchiere con gli amici o in famiglia è uno dei piaceri della vita. Per alcuni, tuttavia, bere può essere causa di problemi. In molte circostanze anche quantità di alcol comunemente considerate normali espongono a rischi: gli incidenti stradali, lavorativi e domestici.
Queste conseguenze possono estendersi anche a quanti per abitudine o per scelta non bevono: è il caso degli incidenti stradali causati dallo stato di ebbrezza, degli episodi di violenza e di criminalità commessi sotto gli effetti dell'alcol, etc.

L'alcol è...
L'alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena, definita droga dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la capacità di indurre dipendenza, assuefazione, modificazione del funzionamento del cervello e per la pericolosità individuale e sociale. È contenuto in concentrazione diversa in tutte le bevande alcoliche (birra, vino, aperitivi, alcolpops, superalcolici).

L'alcol non è...
L’alcol non è un alimento
L'alcol non è un farmaco
L'alcol non è un digestivo
L'alcol non aiuta a sopportare la fatica
L'alcol non riscalda
L'alcol non disseta
L’alcol non protegge dal cancro e dall'infarto (alcuni tumori sono causati dall'alcol e l'infarto si previene con corretti stili di vita)
L’alcol non migliora le prestazioni sessuali (aumenta il desiderio e compromette la prestazione!)

Alcol, senza se...
...hai meno di 16 anni
...sei in gravidanza o stai allattando
...stai assumendo farmaci
...soffri di una patologia acuta o cronica
...hai o hai avuto problemi dovuti al consumo di alcol
...hai o hai avuto altri tipi di dipendenza
...sei a digiuno o lontano dai pasti
...stai svolgendo un'attività lavorativa a rischio
...devi guidare un veicolo o usare un macchinario

Se proprio scelgo di bere allora tengo a mente che ... meno è meglio.

Se vuoi saperne di più puoi telefonare agli operatori del Servizio Alcologia Rovereto 0464.403611

1 commento:

Anonimo ha detto...

Consumano alcolici i "ragazzi" della Colonnina nella loro sede presso la scuola di Brentonico tra un ricamo e lo studio di una ricetta della nonna?