23 agosto 2009

pesce di ferragosto (2)

Replica dei cittadini praesi alle precisazioni del Sindaco (post pesce di ferragosto e commenti).

Il blitz di Ferragosto orchestrato dall’Amministrazione Comunale di Brentonico sul ramo di Acquedotto pubblico che serve la frazione di Prada di Brentonico ha inferto una ferita profonda alla sensibilità della popolazione ed un duro colpo alla credibilità di questa Amministrazione.
Infatti l’intempestiva e risibile ordinanza sindacale che impone la sospensione notturna della distribuzione di acqua potabile alla sola frazione di Prada ha suscitato acrimoniosi commenti da parte di un po’ tutti e specialmente di quelli di cittadinanza più matura, memori, questi, di remoti quanto indecorosi precedenti.
La precipitosa valanga di giustificazioni improvvisata da un colorito e discordante coro di assessori a seguito dell’invenzione della “perdurante siccità”, ha trovato il suo compendio nella quarantina di righe di un avviso ufficiale sottoscritto il 19 Agosto dall’Ingegner Giorgio Dossi, Sindaco del Paese e pressoché pari-pari riprodotto dall’Adige il 23 Agosto.
Tante righe per difendere un provvedimento che ne richiedeva una sola:
La cancellazione pura e semplice di un’ordinanza così aberrante nel metodo (annunciato solo due ore prima dell’entrata in vigore), sprovvista di reali motivazioni e tecnicamente sbagliata.
E’ del tutto illogico infatti accreditare l’interruzione dei consumi notturni, già ovviamente e naturalmente limitata alle sole urgenti necessità, come rimedio al ripristino dei livelli dei serbatoi.
Semmai si dovrebbero limitare i consumi, qui e in tutto il Comune, quando questi tendono ad eccedere e la norma.
Semmai le interruzioni del servizio devono gravare proporzionalmente o a turno su tutte le utenze giacchè non è ammissibile che il (supposto) calo di portata di una fonte che alimenta l’Acquedotto di alcune frazioni (Prada, Saccone e Cornè) porti alla sospensione, seppur parziale, del servizio nella sola Prada…
Tra sommesse conferme e imbarazzate smentite sappiamo che l’Acquedotto è totalmente integrato e consente l’equanime distribuzione delle risorse laddove necessitano.
Senza necessariamente discriminare quindi contrade e frazioni vecchie e nuove (in ogni caso la Protezione Civile e i Pompieri possono surrogare eventuali deficienze).
Paradossale che si giunga a bloccare totalmente anche la fruizione delle fontane (ancora e solamente a Prada, chissà perché?).
Semmai servono dei rubinetti funzionali all’uso pubblico ed esteticamente compatibili con l’anzianità delle stesse.
Lo spreco, se di spreco si tratta, è procurato da tutte le fontane di tutto il Comune.
Lo sdegno dei “Praesi” va oltre il caso contingente trasformandosi in preoccupazione per la dilettantesca gestione delle risorse idriche di Brentonico, gestione che potrebbe portare ad altri e ben più gravi disagi.
Infatti…

- Apprendiamo che la sera del 21/8, un imbarazzato operatore dell’Acquedotto Comunale cercava di ottenere telefonicamente istruzioni sul da farsi… Poichè l’acqua del serbatoio già dato per vuoto straripava…
Ecco perché quella notte, alla chetichella, hanno “dimenticato” di lasciare a secco la frazione. Non c’è dubbio, l’acqua di Prada oltre che essere buonissima è ora miracolosa!
Grazia persino gli errori dell’Amministrazione.

- Alla costituzione di scorte sufficienti per i picchi di consumo estivi ed invernali (innevamento piste compreso) occorre pensarci con larghissimo anticipo.
E a Brentonico c’è una storia di assurda penuria d’acqua da almeno trent’anni.
Incrociare i dati effettivi di consumo d’acqua con le portate medie e massime delle fonti dell’Altopiano, certificate dalla Provincia di Trento (http://www.suap.provincia.tn.it), per calcolare e quindi pianificare le eventuali integrazioni è pratica accessibile a qualsiasi impiegato comunale senza dover scomodare (visti i risultati) i fior di laureati che popolano l’Amministrazione.

- Occorre un progetto per il recupero e la riutilizzazione di tutte le acque meteoriche ora raccolte dallo specifico sistema fognario.
Ci sono specialisti che potrebbero suggerirne la metodologia… Magari già indicata nello studio sulle acque commissionato dal Comune.
Studio da diverse decine di migliaia di euro di cui si son perse le tracce e con loro anche le possibili linee guida per l’Amministrazione.

- Da una rapida ricognizione presso alcuni siti di captazione risulta evidente la precarietà del loro stato di conservazione e manutenzione. Ciò determina forti dubbi sulla effettiva tenuta dei dispositivi anti-intrusione /anti-sottrazione e sulla corrispondenza alle normative vigenti in fatto di identificazione, protezione e sicurezza.

- Analogamente nessun idrante anti-incendio è regolarmente piombato. Chi volesse sottrarre acqua illegalmente quanto gratuitamente qui lo può fare.

Signor Sindaco! Per questioni che hanno a che fare con seri problemi di utilizzazione dei beni pubblici ed col rispetto dei diritti e doveri di ciascuno è meglio invocare la collaborazione e la responsabilità dei cittadini piuttosto che pubblicare “grida spagnolesche” basate su fole, su giustificazioni via via contraddittorie ovvero sul nulla!
I Praesi non sono mai stati, e men che meno in questi frangenti, disposti a farsi prendere per il naso da nessuno e se si dovesse insistere su questi beffardi provvedimenti il prossimo rumore che faremo sui media e nella Comunità sarà molto e non sarà per nulla.
Questa lettera è stata redatta da un gruppo di abitanti la frazione di Prada spontaneamente riunitosi il 22 Agosto. La sottoscrivono oltre un centinaio di cittadini le cui firme sono a disposizione del Signor Sindaco.

Rassegna stampa:
23.08.2009 L'Adige La siccità è reale e l'acqua va razionata

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ribadisco il quesito perché è importante sia per l'eventuale illegittimità della Ordinanza sia per sapere chi dice bugie (Praesi o sindaco/assessori), eccolo:
l'acqua è stata portata via (alla Polsa o altrove o rubata?)oppure trattasi di problemi di natura tecnica?

Anonimo ha detto...

Complimenti ai cittadini di Prada che come si suol dire "non hanno bevuto" la risposta del Sindaco tramite stampa e hanno invece reagito con un' articolata e seria analisi.- Bravi !

Anonimo ha detto...

Stante la "perdurante siccità" del nostro altipiano parto per una decina di giorni di ferie in Sardegna.
To.Po