27 novembre 2009

tradizioni

Si fa tanto parlare del Crocefisso a scuola come una tradizione che viene a mancare ma nessuno spende una parola per cose assai più terrene, meno complesse e lontane dalla politica.
Forse sarebbe il caso di chiederci se la “festa” di Halloween (o Hallowe'en) fa parte della nostra tradizione o se sia solamente il frutto dello scimmiottare a tutti i costi altri paesi che spesso sono presi come faro per orientarci nella società moderna. Magari poi non ci si rende conto di quanto abbiamo fatto morire, delle feste e tradizioni che per secoli hanno fatto parte della nostra cultura e che ora sono state soppiantate da altre sciocchezze che non ci appartengono.
Il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia; una notte magica per i bambini di un tempo, divenuta oggi una sterile “processione” di asinello e pastori che accompagnano una Lucia terrena, materializzatasi come per incanto senza lasciare spazio alle fantasie dei più piccoli. Sono sparite le campane e le scorribande per il paese per chiamare la santa e l’asinello, per invitarli a passare per le case e lasciare qualche dolce in cambio di sale e farina. Ora è tutto più facile; ci si presenta in strada, si allunga la mano e... ecco il pacchettino tanto desiderato arrivarti direttamente dalle mani di quella che da sempre era stata un mistero, che rendeva l’atmosfera magica, surreale. Che faceva rimanere buoni altrimenti arrivava il carbone. Che metteva anche un pò paura.
Probabilmente sono questi i segni di una società che sta cambiando, meno attenta al passato e molto più individualista, abituata ad ottenere tutto, o quasi, con semplici gesti... come il click di un mouse.
Moreno

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Perchè non proviamo a lanciare una sfida?
suggeriamo ai nostri piccoli di armarsi di campanacci e farli suonare per le vie del paese.
invitiamo gli adulti a preparare dei dolcetti da donare ai piccoli al loro pasasggio.
PS e non serve nemmeno la parola magica "dolcetto o scherzetto"
Neve

Anonimo ha detto...

Santa Lucia, Alloween, Babbo Natale (ma non c'era qualcuno che lo portava con la slitta sul Palù?), pari sono: banalissime superstizioni, come tutte le balle che ci raccontano ...omissis...

Anonimo ha detto...

Guardate che "...preti di ogni razza e colore" è, pari pari, la citazione da una canzone di Guccini degli anni '60...

Anonimo ha detto...

Condivido. Religioni e tradizioni, si perpetua l'uso e l'abuso della credulità popolare.

Remi ha detto...

BRAVO Moreno,condivido in pieno quello che ai scritto, sarebbe bello poter ritornare un pò indietro con il tempo, cerchiamo almeno di salvare il salvabile cercando di far capire ai nostri ragazzi, ma forse sarebbe meglio agli adulti che il Natale è tutt' altra cosa di come ce lo fanno vedere in TV,
e le nostre tradizioni vanno coservate perchè sono la nostra storia e una volta eliminate o soppresse da altre culture difficilmente possiamo farle ritornare

Anonimo ha detto...

A proposito di Babbo Natale...nessuno vi ha mai detto che quello che conosciamo, con i colori bianco e rosso, è un'invenzione pubblicitaria della Coca Cola? i cui colori sono appunto bianco e rosso? Che pena quei babbi natali che girano sotto le feste a Brentonico a distribuire caramelle ai bambini...

Anonimo ha detto...

Cari Moreno e Remi, si tratta solo di accordarsi a quanto/quando dovremmo tornare indietro. A circa venti anni fa quando sono nata io? A quando è nato Moreno? A quando è nato Remi? A quando è nato mio nonno? O mio trisnonno? A inizio secolo scorso quando la Coca Cola ha inventato Babbo Natale? A quando nel 1600 sono stati inventate le canzoncine di Natale? Alla fine del 1200 a Greggio dove è stato inventato (S. Francesco) il presepio? Al culto, tutto siciliano, di Santa Lucia, culto di origine pagana legato al solstizio d'inverno? A 2000 anni fa circa quando dicono sia nato il Signor Gesù di Nazaret che tutte queste feste ce le metterebbe dove qualcuno ha giustamente detto che ci metterebbe il crocifisso?
Le tradizioni non sono fisse, cambiano, e in duemila anni ne sono cambiate quante nemmeno immaginiamo: tradizioni, credenze, miti, leggende, credulità,ecc. e relativi comportamenti del "popolo" sempre pecorello e scampanellante. Qualcuno di noi è legato a quelle della propria infanzia che hanno, devono avere, datazione precisa.
I nostri figli saranno legati a quelle della loro infanzia, Alloween compreso. L'importante è divertirsi.
G.

Anonimo ha detto...

Babbo natale in slitta voleva essere di "forma" diversa dalle altre dove in maniera gratuita e senza "sforzo" si possono ricevere dolcetti di vario tipo. Il Babbo Natale alternativo che per qualche anno ha provato a raccogliere doni per i bambini bisognosi non ha avuto un gran successo. Voleva in qulache modo anteporsi alla befana o santa lucia che non coinvolgono i ragazzi ma li fanno partecipare passivamente al loro spettacolo.
Cosa c'entra Guccini poi...
In quanto a G.: "do bele parole". Una risposta fin troppo facile.
Moreno T.

Anonimo ha detto...

Condivido anche G. Nel 1200 nelle chiese si ballava (è verità storica accertata) e chi non ballava veniva inchiodato con la lingua sui portoni delle chiese. Nel 1600 non si poteva più ballare neanche a casa propria e chi ballava veniva messo al rogo.
Ora balliamo quanto ci pare, anche nella festa di Alloween.

Anonimo ha detto...

San Nicola, il vero Babbo Natale, è vissuto in Turchia dove fece dei miracoli e si occupava dei bambini.
Agli inizi dell'ottocento, in una poesia dell'epoca, si parlava di Santa Claus (San Nicola), dove veniva descritto e raffigurato come un "elfo rotondetto, dagli occhi scintillanti e la barba bianca, coi vestiti rossi orlati di pelliccia, e dalle renne dai nomi graziozi, una slitta che atterra sui tetti ed un sacco pieno di giocattoli..."
Molto più tardi, la coca-cola, si "impossessò" (e non iventò) della figura del nonnetto dalla barba bianca, per scopi pubblicitari.
(dal "Il libro dell'ignoranza" di John Lloyd e John Mitchinson - Gruner+Jahr/Mondadori)
Neve

Anonimo ha detto...

L'asinello della processione di Santa Lucia della SAT anni fa finiva in mortadelle e salami prima di Natale. Adesso che fine fa?

Anonimo ha detto...

forse nei nostri paesi, come d'altra parte nelle città, è la fantasia a essere stata disarmata da una schiera di cose ( non ultima la rete...) che spiegano tutto: l'origine di S. Lucia e di Babbo Natale, come delle tradizioni siciliane o delle storie turche. Nel rispetto delle opinioni di tutti, io credo che, per i più piccoli ma con giudizio per tutti, si dovrebbe avere un pò di invenzione: la capacità di meravigliarsi anche davanti alle semplici cose è la caratterisrica che, non per tutti, ci eleva un pelo sopra a dei primati che si devono vestire.

Senofonte

Anonimo ha detto...

@Neve
- San Nicola di Mira (III/IV secoli), vescovo benefattore della Licia (ora Turchia) i cui resti sono ora nella omonima cattedrale di Bari (rubati dai baresi ai turchi, bèla roba...),
- Santa Klaus ha origine da Sinterklaas, festa fantastica olandese dedicata a San Nicola,
- Nella mitologia nordica precristiana si celebrava Odino (o Wogan) che nel solstizio di inverno usciva a caccia con la sua slitta (e qui ci stanno bene: renne, elfi, barbe bianche, bottino di caccia-doni, doni-fertilità della terra), spesso i cacciatori si vestono di rosso per non impallinarsi tra loro...,
- il Babbo Natale reinventato dalla Coca Cola con i suoi colori è l'aggiornamento di una rappresentazione iconografica inglese del XVII secolo, cioè un signore barbuto e corpulento vestito di un mantello verde lungo fino ai piedi e pellicce, rappresentava lo spirito della bontà.
Fiocco

Anonimo ha detto...

Cosa c'entra la frase di Guccini? E' semplicemente l'omissis del commento precedente

Anonimo ha detto...

Non credo comunque che lo spunto per questa discussione voglia essere una crociata contro Alloween, piuttosto vuole essere una critica ad un sistema che ha modificato, abbruttendola, una festa tradizionale dei nostri paesi.
Neve

Anonimo ha detto...

Che palle quelli che continuano a guardare indietro: le tradizioni,...'na volta l'era pu bel,...te ricordet,...Santa Luzia,...la Befana dal campanil,...la nef,...il solito via vai di frasi fatte e morte e sepolte dai fatti. Se fosse per questi ci sarebero ancora i dinosauri! Tutto si modifica e cambia, per fortuna: nella natura e nei comportamenti. Proviamo una volta tanto a essere felici per le cose nuove che si creano e si inventano.

Irene ha detto...

Tutto cambia, si modifica. I bambini.Una volta uscivamo con i campanacci delle mucche a scampanellare...una volta portavamo il piatto di S. Lucia con farina e sale da parenti e madrine e padrini...una volta non girava l'asino e S. Lucia....una volta si arrivava a casa in inverno e la mamma mi metteva ad asciugare le scarpe con i lacci nel forno della stufa a legna...una volta per dire una cosa a qualcuno andavi a piedi e se non aveva il campanello tiravi sassi sui vetri per chiamare...una volta c'era la bottega del Mozzi e compravi la nutella a etti e te la metteva nella carta oliata... una volta a ricreazione si giocava a "ho perso la pecorella" e il maestro faceva il cerchio con noi...una volta il catechista dava il sussidiario giù per la testa e guai fiatare sennò a casa arrivava il resto....una volta non c'erano i guard rail sulle strade e se solo qualcuno cadeva sotto si stava zitti sennò le prendevi pure che non sei stato attento...una volta si slittava da Lera in giù sulla strada...una volta si sciava nel campo "del stadim" a "stozeghe de boci" e i "sgarbeleti i gaveva el cariolom fatt a mam....ghe stevem su en sete-oto"....na volta se zugheva a pera coi vecioti dela fraziom...una volta dalla fame la Marina ha visto la madonna nella vetrina...una volta ci si tirava i "mandorloti" sul palù...una volta sentivi i rumori dei fabbri...una volta si portava a casa il fieno con i carri e noi sopra il carico traballante a tenerci alla corda...ah sì, a volte nel carico c'erano le vipere...una volta, nel '67 il mio papà ha comprato la tv in bianco e nero e "importato da Vicenza" uno schermo da applicare davanti per vedere a colori..la striscia in alto blu cielo, rosellina il centro, verde la fascia sotto..(si vedeva il cielo blu anche se nei film pioveva..)...una volta si portavano i pantaloni a zampa e io del '58 ho messo i primi jeans in commercio (sono donna e allora non era stato semplice averli, siamo circa negli anni 70)...una volta a S. Giuseppe mettevo anche se era ancora freddo la gonna ed i calzettoni traforati....in inverno era gonna e calze di lana che pizzicavano...a scuola un mio compagno aveva il pigiama sotto i pantaloni per stare caldo....una volta al Maestro Nubola venivano i nervi....una volta "el por Bortol ci rincorreva col focol en mam" perchè lo prendevamo in giro...una volta non c'erano i lampioni e la luna era limpida e potevi raccogliere uno spillo anche senza lampadina da 30 watt...non c'era molta differenza....una volta con le suore si facevano le ostie e ci davano da mangiare i resti dei ritagli....una volta "el Dario l'era el segretari del comune"...ora lancio a voi chi vuol continuare, ricordi belli presi quà e là che mi fanno sorridere ancora con un pizzico di nostalgia dell'allora ma evviva il cellulare, il computer, la macchina, la lavatrice, la lavastoviglie e tutto ciò che in bene abbiamo impiegato con le nuove scoperte. Le favole ci sono ancora basta saperle raccontare ai bambini, stiamo con i tempi e le loro feste...una volta "el vecio sgarbela el m'ha ensegnà a entaiar en zucc marin gross così"...anche da noi c'era una parte di cultura contadina che tramandava la tradizione (allora avevo 10 anni...siamo nel '68))

Anonimo ha detto...

Il Pastore tedesco Benedetto XVI all'Angelus di ieri ha testualmente detto che "Il Natale non sono favole per bambini".

Anonimo ha detto...

Ma cosa volete andare a cercare nella storia e nelle tradizioni. Il vero Babbo Natale è il nostro sindaco. Lo dice lui stesso sulle pagine dell'ultimo bollettino comunale. Lo avete letto? Se non lo avete ancora letto è da consigliare come lettura fino al martedì grasso. Dice testualmente che è venuto a fare il sindaco a Brentonico per portare serenità. Sfido io...ha assoldato tutti quelli che prima facevano i terroristi mediatici, gli avvelenatori di pozzi, le spie delle procure.
nic