23 novembre 2010

l'Ue dice basta alla deroghe

128 comuni in 6 regioni hanno superato i parametri
Un rischio tenuto nascosto a oltre un milione di cittadini fino a oggi


Salute: arsenico nell'acqua, l'Ue dice basta alla deroghe
La Ue decide finalmente di farsi sentire e di fissare dei rigidi paletti riguardo il quantitativo massimo tollerabile di borio, arsenico fluoruro all'interno dell'acqua che scorre dai rubinetti. In verità, determinati limiti a tutela della salute del cittadino, erano già stati imposti in passato ma due deroghe (richieste dall'Italia e prontamente concesse dall'Europa) avevano permesso ai comuni di sforare tranquillamente i limiti imposti dalla legge comunitaria.
In particolare riguardo l'arsenico, dunque, nessuna eccezione potrà giustificare quantità superiori a 20 microgrammo per ogni litro d'acqua (grazie alle deroghe si arrivava addirittura a 50, quando il limiti è di 10). La decisione è stata spiegata in una nota riportata anche sul Sole 24 ore:"Le prove scientifiche nei documenti dell'Organizzazione mondiale della sanità, e nel parere del Comitato scientifico dei rischi sanitari e ambientali, consentono deroghe temporanee fino a 20 microgrammi il litro, mentre valori di 30, 40, 50 microgrammi il litro determinerebbero rischi sanitari superiori, in particolare talune forme di cancro".
Le regioni che avevano avanzato l'ennesima richiesta di deroga e che si sono viste rispondere con un secco no, sono state Campania, Lazio, Lombardia, Toscana, Trentino-Alto Adige e Umbria. Tutte, richiedevano di poter aumentare la "tolleranza" alla presenza di sostanze potenzialmente molto tossiche e cancerogene come borio, arsenico e fluoruro. In particolare il Lazio, con le province di Latina, Viterbo e Roma, è quella con il maggior tasso di inquinamento dell'acqua per quanto riguarda le suddette sostanze. Le regioni hanno giustificato le proprie richieste asserendo che "i valori superiori della fonte della fornitura di acqua sono di origine geogenica e che la fornitura di acqua non puo' essere garantita con mezzi alternativi".
Mentre per il borio ed il fluoruro la Ue ha in buona sostanza accolto la possibilità di derogare temporaneamente il limite massimo consentito portandolo rispettivamente a 2-3 mg/l e 2,5 mg/l, per l'arsenico la tolleranza per lo sforamento è di massimo 10mg in più rispetto al quantitativo "consigliato"(10mg/l).

Qui l'elenco di tutti i comuni che hanno richiesto la deroga
Tra questi anche 4 comuni trentini Laste/Cantanghel, Canal San Bovo, Fierrozzo, Frassilongo
Siam ben felici e contenti di non figurare nella lista e sappiamo bene che la nostra acqua è di ottima qualità!
Spiace solo non trovare conferma nelle analisi delle acque pubblicate sul sito web del Comune. L'elenco infatti risulta incompleto (i soli dati presenti risalgono al 2009) e, purtroppo, nei rapportini periodici di analisi presenti, non compare il parametro arsenico tra i valori rilevati.
Nonostante tutto imbrocchiamola e beviamola!

Alcuni dei tanti post precedenti in tema:
21.03.2009: Shared Water – Shared Opportunities!
16.08.2008: ne è passata di acqua sotto i ponti...
28.04.2008: è stata una lunga "battaglia" ma...
02.12.2007: l'Acqua del Paradiso
01.10.2007:
esito sondaggio acqua del rubinetto
21.09.2007: apri il rubinetto chiudi con la plastica
24.08.2007: conosci l'acqua che esce dal tuo rubinetto?
10.05.2007: l'acqua al centro del BALDO festival
25.04.2007: un'occasione mancata
22.03.2007: al via lo studio sull'acqua
02.03.2007: "Dal sogno al progetto"
03.02.2007: la qualità dell’acqua potabile

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...la nostra acqua è di ottima qualità, in quanto a questo ho dei grossi dubbi...
chi ha visto le foto scattate
dagli "indagatori di Prada" presso l'acquedotto di Fobbie, nell'estate del 2009, :)
lasciano delle grosse perplessità e ci fanno riflettere su cosa stiamo realmente bevendo.
E, come mai le analisi risalgono solo al mese di agosto 2009?
e, fino ad ora che cosa hanno fatto per migliorare le condizioni igienico-sanitarie?

...bevete l'acqua del rubinetto, se vi va bene andrete diritti al gabinetto, se vi va male finirete all'ospedale.

Anonimo ha detto...

i valori misurati di arsenico e altri elementi fuori scala nei quattro acquedotti ( non comuni ) trentini sono da inputare a acquedotti che prendono acqua da sorgenti che sgorgano da montagne non di origine calcarea. Il nostro sistema idrico (Brentonico) è molto più esposto a inquinamento di tipo batteriologico che non chimico, vista la superficialità delle opere di presa, tutte da falda in ghiaia.