indennità dei nostri amministratori
Tanti, troppi i denari cha la legge regionale del dicembre scorso ha assegnato agli amministratori dei Comuni trentini? Indiscutibile è che per alcuni sindaci s'è rilevato un affarone insperato il passaggio dal sistema precedente (scelta in loco di una percentuale tra il 50% e il 100% rispetto allo stipendio del segretario comunale ) e quello attuale (cifra secca fissata per legge a seconda della grandezza del Comune). Pesante - in certi casi - il riflesso sulle casse comunali degli aumenti, aggravato per di più dall'applicabilità fin dal maggio 2005.
da il Trentino Giovedì, 07 settembre 2006
Non ci si nasconda però dietro il dito: nessuno obbliga sindaci e assessori ad accettare il gentile omaggio. Si possono fare delle rinunce e nel C10 c'è chi le fa: il giovane diessino Manica a Villa, il professor Gios in Vallarsa, l'ex dc Giordani a Nogaredo. Olivi a Folgaria rinuncia all'arretrato. Gli altri incassano. Qualcuno ancora, nel gioco della nuova normativa, finisce invece per perderci
Negli stessi giorni in cui veniva pubblicato l'articolo, la quasi totalità dei sindaci del C10 prendeva posione al riguardo ad esclusione dei sindaci di Ala, Brentonico ed Isera.
Ad inizio mandato vale la pena ricordare che il nostro sindaco si era impegnato a non aumentare i costi dell'amministrazione.
La prova di tale impegno era stata evidenziata dal fatto che la scelta politica di aumentare il numero di assessori aveva comportato come conseguenza una rimodulazione delle "paghe" in modo da mantenere inalterati i costi.
Alla luce della nuova normativa quali sono le decisioni dei nostri amministratori al riguardo?
Vale la pena ricordare infine che corrispondere i nuovi stipendi e per attribuire gli arretrati occorrerebbe apportare una variazione di bilancio con un recupero su più capitoli: un'operazione non proprio indolore nel nostro già "problematico" bilancio!
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