neve in "rosso" sul Monte Baldo
Leggiamo ancora una volta delle difficoltà finanziarie della società proprietaria degli impianti di risalita alla Polsa di Brentonico.Il via alla discussione sullo scottante e quanto mai attuale tema è stato dato...
Amministratori, soci e Comune di Brentonico (il socio pubblico) dovrebbero conoscere molto bene le ragioni di questo disastro. Dovrebbero altresì conoscere nel dettaglio la storia ed ogni anfratto del bilancio della società.
Da ciò dovrebbero discendere gli indispensabili rimedi, le scelte, i margini di ripresa e sviluppo e, a rigor di logica, i nomi dei “salvatori”, necessariamente estranei a quelli che hanno consentito, se non determinato, questi ripetuti “scivoloni” finanziari. Certo la svalutazione del capitale dello scorso anno, trovata per sottrarsi all’iniezione di fondi freschi, ha inaridito la liquidità ed aumentato l'onerosa dipendenza dal sistema bancario.
Per quel che si legge sulla stampa parrebbe però che analisi delle cause e i relativi rimedi siano ben lontani sia dalla promessa di futuri bilanci economici almeno decenti che da quella di un pacchetto di servizi e iniziative che soccorra le esangui capacità di ripresa di questa azienda.
Sopra tutti appare stravagante l’idea che il buco di bilancio della Monte Baldo Servizi, come viene adombrato, possa essere sanato dalla realizzazione del collegamento stradale Polsa-San Valentino... Un’infrastruttura che attiene più ai trasporti e al turismo in generale dell’Altopiano nonché - probabilmente - ad altri interessi comunque lontani dai problemi di chi gestisce degli impianti di risalita. Un’infrastruttura che non potrebbe essere completata in meno di sei- otto anni... Anche se questa fosse la panacea (ma chi può scientemente crederci?) chi nel frattempo coprirà i persistenti buchi di bilancio? L’intervento pubblico, tanto per cambiare? Ma perché questo intervento non lo si invoca per risolvere problemi concreti come il collo di bottiglia di Fontechel dove si strangolano in un colpo il traffico e la sicurezza stradale di tutto l’Altopiano? E non sarebbe più sensato e pertinente invocare lo stesso intervento pubblico per far fare a tutta l’area il definitivo salto di qualità realizzando la funivia Avio-Colme di Vignol? La credibilità del turismo invernale dell’area e l’indispensabile aumento delle presenze sono indissolubilmente legate alla possibilità di poter oscillare fra i due poli sciistici di Polsa e San Valentino con gli sci ai piedi, non in macchina...
Ma per far questo ci vorrebbe un decente collegamento funiviario che sostituisca la decrepita e lentissima seggiovia “Rosa del Sole” non di stranezze viabilistiche... Questo rinnovato collegamento si presterebbe peraltro ad una utilizzazione finalmente full-time dell’impianto, anche d'estate quindi.
Lo sviluppo dell’azienda, il supporto dei suoi soci e l'affermazione dell’intera area passano necessariamente dalla soddisfazione dei clienti-sciatori rinnovando e ripristinando tutti gli impianti di risalita. Quegli stessi impianti che sono stati negli anni scioccamente abbandonati portando alla chiusura di diverse piste che offrivano molteplici e divertenti alternative a quell’unica che oggi, con due sole modeste varianti, conduce al solo impianto di risalita - quello della Polsa - l'unico realmente funzionale alla causa. Impianto che sarà anche ultramoderno come si va dicendo (mmm! ...) ma che nelle ore di punta obbliga gli sciatori a venti-trenta minuti di attesa per una sciata di una decina di minuti... Con la concorrenza che c’è in giro la qualità del servizio è determinante. Non così i prezzi, tenuti colpevolmente bassi, forse nella consapevolezza del poco che si offre, anche se il “buco” finanziario diviene, così, voragine. Lo sciatore è cliente evoluto, spesso facoltoso, esigente sempre. Non acquista sottoprodotti solo perché poco costosi. Dategli un calendario certo di apertura degli impianti, un innevamento certo e qualche ragione per sbizzarrirsi nelle stazioni sciistiche più vicine alla pianura di cui dispone il Trentino (meno strada fa più scia! No?. Fate una campagna mirata su Mantova, Verona e Brescia. Estendete gli orari di utilizzazione almeno della pista principale (leggi “illuminazione serale/notturna”, molto semplice ed economica alla Polsa). E informate lo sciatore! Brentonico, la Polsa e San Valentino non hanno un cartello stradale che li indichi e li ricordi in tutto il Trentino (mentre la Funivia di Malcesine è indicata da Trento a Brescia). Ecco un intervento pubblico, ancorché tardivo, pressoché obbligatorio!(beffardamente a Mori qualche sciagurato ha messo un nuovo cartello per Brentonico ma lo indica a 14 Km quando sono a malapena 7!).Il sito internet della Monte Baldo Servizi è stato chiuso ma non ha mai detto nulla di nulla e certamente per questo era nella sola lingua italiana! O, forse, non si è voluto correre il rischio di ripetere gli strafalcioni contenuti nei cartelli in pista e negli opuscoli promozionali...
Ora è surrogato da quello della Brentonicoski certo più decente ma ugualmente incompleto... Fra l’altro non c’è uno straccio di web-cam (una cosa da poche centinaia di euro!) che immetta in rete le immagini delle piste in tempo reale.
Occorrono aperture, alleanze, programmi, servizi e strategie concordate con tutti i comuni e le forze economiche dei paesi limitrofi, i più ovvi serbatoi di clientela di Brentonico, da Malcesine, a Riva, a Rovereto, ad Avio... Infine ci vorrebbe in Monte Baldo Servizi e nei vari enti che curano il turismo dell’Altopiano qualcuno che sapesse di Marketing e che si affannasse (perché pagato non altrimenti che in base ai risultati) a vendere l’inverno Brentonicano d’estate e la fresca estate di tutto l’Altopiano d’inverno!
Tempo pieno signori, perché come non ci son più le mezze stagioni, quando le perdite minacciano l’esistenza di un’impresa, non ci possono più essere le mezze misure! Brentonico e le sua ski-area devono essere il polo, la risorsa, la ricchezza della Vallagarina, dell’alto Garda e della Valle dell’Adige o non sarà nulla.
Ragazzi! Che brutti precedenti per il Parco del Baldo!
Se mai nascerà, sarà solo Brentonicano. E settimino...
Dalla stampa locale:
L’Adige Gio 02/08/'07 : Polsa, gli impianti verso il fallimento
L’Adige Mar 31/07/'07 : "Per il rilancio sfruttare anche l'estate"
L’Adige Sab 21/07/'07 : Monte Baldo, liquidazione dietro l'angolo
L’Adige Dom 24/06/'07 : Monte Baldo (Servizi) da salvare...
6 commenti:
ho un sogno....ma perchè non si potrebbe smantellare LA MEGA SEGGIOVIA rivendere il tutto ..azzerare i DEBITI...e ripartire da zero?
Sogna, sogna pure. E con quel parco all'HIV che vorrebbe l'attuale amministrazione, dove si pensa di andare? Fare un gemellaggio con Cuba?
E PERCHè INVECE NON SPERIAMO TUTTI CHE QUEST'ANNO NEVICHI E CI REGALI UN ANNO SULLE PISTE COME DUE ANNI FA?
SONO D'ACCORDO CON CHI HA SCRITTO IL COMMENTO IERI, SPERIAMO CHE ARRIVI LA NEVE PERCHE' SAREBBE UN PECCATO NON SFRUTTARE UN IMPIANTO DI RISALITA COSI' ALL'AVANGUARDIA IN UNA LOCALITA' BELLA COME LA POLSA...IO SULLE PISTE CI SARO'!
ciao ho appena scoperto questo blog
lo trovo molto interessante ma
come al solito vedo che a Brentonico ci sono sempre chi spera che le cose vadano male
io ci ho rimesso (un po) di soldi
con monte baldo servizi al servizio di chi?ma comunque spero
che la buona volonta di Risi venga
premiata un saluto a tutti
Magari nevicasse come 2 anni fa, almeno si potrebbe dire che qualcosa è andato bene ed un servizio a partecipazione pubblica ha funzionato e la gente ha lavorato con tutto l'indotto che attiva la risorsa "neve". Il problema è che non si può investire solo sulla neve sperando che dall'alto venga giù. La visione più allargata di cittadinanza attiva vuol dire partecipazione pubblica a 360 gradi di raggio di investimento. Abbiamo caratteristiche che altri non hanno, vicinanza con il lago, funivia che arriva da Malcesine (a che portata giornaliera può arrivare? Cosa offriamo a chi arriva? Come gestiamo questa risorsa che arriva?)..... e un sacco di altre possibilità. Ci vuole testa, impegno, partecipazione pubblica e privata e la voglia di fare cose nuove per rilanciare Brentonico.
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