un voto di democrazia
Referendum provinciale abrogativo - 30 settembre 2007 -
Pianificazione del sistema scolastico e finanziamento delle istituzioni paritarie
Referendum del 30 settembre. Un voto di democrazia
Partecipare alla consultazione referendaria del 30 settembre sul tema della scuola, al di la delle proprie intime convinzioni, non è solo un diritto ma un dovere di ogni cittadino per difendere uno strumento previsto dall'ordinamento democratico.
Gli inviti all'astensionismo, rilanciati da varie forze politiche e sociali, sono da rigettare in quanto sono il risultato di una concezione della democrazia rappresentativa vista come delega in bianco da dare ai partiti che non prevede nessun momento di verifica sui temi che toccano tutti i cittadini; come nel caso dell'istruzione.
L'invito all'astensionismo è un messaggio di sfiducia verso i cittadini, considerati incapaci di decidere in propria coscienza.
Molti parlano dell'importanza di far partecipare i cittadini ma, in certe occasioni, fa comodo invitare all'astensionismo o non volere che i cittadini esprimano un parere. Queste scelte aumentano una disaffezione verso la partecipazione della gente che rimane ostaggio della "maggioranza indifferente" alla 'cosa pubblica' e che lascia i propri diritti in balia delle 'beghe di partito'.
Dato poi che, il referendum risulta valido solo se vota il 50% della popolazione, l'invito al non voto determina, in questo caso, uno squilibrio di partenza tra chi vuole l'abrogazione della legge e chi non la vuole. In pratica uno dei due contendenti deve arrivare al 50% dei cittadini per far passare le proprie ragioni mentre all'altro gruppo serve molto meno perché fa gioco su almeno il 25% di cittadini che abitulmente non va a votare.
Si configura così una democrazia zoppa.
Uno dei due gruppi si fa portatore di una sottrazione di democrazia.
E' quindi giunto il momento anche in Trentino, per ripristinare una condizione di equilibrio nella competizione, per dare valore al potere di ogni singolo cittadino di decidere delle sorti del proprio paese, di porre con forza la richiesta di annullamento del quorum referendario in modo da rendere effettiva la partecipazione.
Come cittadini crediamo che per il futuro sia necessario lavorare per migliorare le regole provinciali per rendere il referendum un reale momento di partecipazione democratica.Gruppo PartecipAzione Rovereto
Insomma, per dirla in altre parole, buon voto "partecipativo" a tutti!!!
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