17 luglio 2008

la Vita e la Morte

Il grande alpinista scomparso sul Nanga Parbat era innamorato dell'Himalya.

E’ curioso come la distanza tra queste due parole possa, invece, spesso rappresentare un concetto unico. Vita e morte che si fondono in un gesto. Vita e morte che rappresentano una scelta che si rinnova ogni giorno.
L’alpinista è così. Affronta la montagna che per lui è la Vita consapevole che potrà dargli la Morte. Non può vivere senza di Lei ma per Lei è consapevole di poter morire.
E’ solo, l’alpinista, quando affronta la parete e sa che, se sarà lei a vincere, resterà solo.
Forza, dignità e coraggio. Sono queste le sue risorse. Risorse semplici. Forse d’altri tempi. Risorse che si trasmettono tra le persone che vivono e muoiono per la montagna.
Vita e Morte non sono solo due parole ma rappresentano l’essenza di chi ha scelto questa strada. Una strada di gioia e di sofferenza.
Una strada che corre verso il cielo e ti permette di sfiorarlo.

Vivere in modo giusto e sereno è solamente possibile, se siamo consapevoli, che prima o poi moriremo. (Dalai Lama)

http://www.karlunterkircher.com

Nessun commento: