14 aprile 2009

economia turistica

Così si rilancia la Vallagarina
Da più parti, in Vallagarina si levano lamentele sulla insufficienza e la precarietà del turismo a dispetto delle attese, dei fondi profusi e delle iniziative promosse da vari enti. Anche le attività correlabili al turismo come zootecnia, produzioni agricole specializzate, artigianato non paiono offrire grandi soddisfazioni. Lamentele e delusioni per i risultati sarebbero giustificati se in Vallagarina ci fosse un ente competente, specializzato, esperto, responsabile della missione di cui è investito. Ma così non sembra proprio. La promozione si avvale di manifestazioni pretenziose, elitarie e, spesso, fini a sé stesse nonché di qualche iniziativa di volonterosi assessori di paese. Molti denari pubblici e privati - visti gli esiti - sprecati. Nessuna speranza di cambiamento perché i supposti addetti ai lavori non paiono avere nemmeno la più lontana percezione dei problemi e, quindi, non fecondano alcun embrione di soluzione credibile.

Eppure chi avesse gli occhi per guardare vedrebbe che di cose da fare ce ne sono. A dispetto dei nominalismi geografici Vallagarina deve assumere una definizione territoriale più ampia, più definita e percepita: da castel Beseno fin giù all'estremo limite sud del Trentino. Da Folgaria e comuni limitrofi a Mori, alla Val di Gresta, alla Vallarsa al Monte Baldo a Loppio, dalla Lessinia a Cei, da Rovereto ad Ala, ad Avio. «Vallagarina» (eventualmente …/Valdadige) deve divenire il nome e il marchio di tutto ciò che fa economia turistica in questa zona. Chi dovesse occuparsene deve riconoscere come risorsa da valorizzare ogni angolo, ogni piccolo-grande cameo di questa estrema propaggine trentina. Le iniziative di richiamo turistico fin qui proposte, del tutto scoordinate fra loro, sono state concentrate nella stagione estiva e si sono in gran parte risolte a beneficio dei residenti e di quei pochi turisti che in Vallagarina ci vengono per scelta propria. È evidente che tutte le promozioni devono essere ricalendarizzate e pensate per coloro che in questa valle ci passano soltanto. Significa collocare i «richiami» di maggior peso in corrispondenza del tempo libero dei possibili utenti. Le manifestazioni devono attrarre «da fuori» e devono essere quindi propagandate «fuori». In Valle transitano in ogni stagione milioni di turisti, quindi si tratta di stendere una rete per «trattenerli» un poco. Le ricchezze di tutta l'area devono essere minutamente segnalate in ogni modo lungo tutti gli snodi stradali e a partire almeno dai limiti geografici della valle! Poi c'è Internet: serve un sito multilingue, che comprenda oltre al tedesco, il francese, l'olandese, l'inglese. Nel contempo occorre ristudiare tutto il sistema dei trasporti pubblici in modo da favorire la più pratica ed efficiente circolazione di tutti, turisti e residenti. Per incrementare l'interesse per una vacanza in Vallagarina occorre considerare/organizzare attività legate ai cavalli (passeggiate lungo il corso dell'Adige), agli asinelli (mini-sulki da per passeggiate lungo le piste ciclabili), alla canoa, ai pedalò se non addirittura a dei mini-battelli per delle brevi crociere nei tratti sicuri dell'Adige. E le magnifiche acque del Leno sono solo utilizzabili a scopo idroelettrico? E la Sorna serve a niente? E Loppio inteso come lago? Mancano delle infrastrutture importanti specie in proiezione futura. Ma qui entra in gioco la politica di sviluppo del territorio da parte della Provincia di Trento. Per esempio Avio come stazione di partenza ideale per una funivia che porti in tutte le stagioni villeggianti e sciatori in Polsa, sull'Altopiano di Brentonico (i flussi dal sud risparmierebbero dalle 2 alle 4 ore di viaggio al dì per raggiungere la prima meta godibile in Trentino). Un economicissimo traghetto leonardesco a fini didattico-ludico-utilitaristici in qualche tratto utile dell'Adige. Strutture commerciali con intrattenimento dove offrire tutti i prodotti del territorio (oggi si contano, ma vanno scovate, diecine di cantine-sociali-butique quando basterebbero tre-quattro centri polifunzionali e onnicomprensivi (Loppio, Rovereto-Nord e Sud, Ala-Avio) per mostrare e vendere di tutto e di più, pacchetti vacanze, appartamenti e servizi compresi). Un autentico Interporto-Autoporto-Autogrill con cinema-drive-in multilingue, da realizzare fra le due uscite autostradali di Rovereto dove rendere invitante la sosta (che, se protratta, potrà richiedere la custodia dei veicoli) a quanti più trasportatori, automobilisti e camperisti possibile. Da qui un servizio di mini-bus gratuito ne porterà molti in centro Rovereto. Trasformazione della galleria idraulica Mori-Garda, che a settant'anni dalla costruzione non trova ancora utilizzazioni pratiche ed economiche, in un curioso alveo per una funicolare che «pompi» in valle i turisti gardesani. Un teatro, (magari all'aperto, magari in altura, magari appena sotto le colme di Vignol) e quindi un programma lirico-musicale, con cui attrarre gli stranieri soprattutto. Un campo da golf a Prà Alpesina, posto che, fra l'altro, godrebbe del collegamento funiviario con Malcesine. Si dirà che tutto ciò eccede i tradizionali compiti di un'Apt. Beh, è tempo che ci si doti di strumenti capaci di pensare, progettare, indirizzare, indurre, sviluppare in concreto «economia turistica», attrarre capitali e investimenti, suscitare curiosità, interesse. Il prodotto «Grande-Vallagarina» è già buono, in gran parte tuttora «sommerso», lasciato ancora ad un destino di ignavia, di bonaccia intellettuale e creativa, di incompetenza, di assenza di passione.
Gianclaudio A.
pubblicato anche da L'Adige di mar 07.04.2009

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco un altro predicatore sterile, uno che sui giornali e sui blog la sa sempre lunga e bla bla bla..... Ma questo signor Gianclaudio cosa ha mai fatto? Cosa ha provato a fare? Cosa ha mai dato di suo? Ha delle idee? Investa e le concretizzi! O stà pensando a un saltino in politica dove, per chiacchiere e buone intenzioni, si troverebbe in ottima compagnia!

gpb ha detto...

Personalmente non ho gradito il commento di cui sopra. Io personalmente non credo nel doppio fine di Gianclaudio che in più occasioni, su svariati argomenti e tematiche si è speso per dire la sua. E ce ne fossero tanti di Gianclaudi che trovano la voglia, il tempo e la forza di esternare pubblicamente quello che hanno da dire. E poi diciamolo pure non ci sarebbe nulla di male se Giancludio pensa anche di poter dare un personale contributo anche nella politica: almeno sappiamo prima come la pensa! tante volte ci siamo trovati a votare personaggi quasi sconosciuti
gpb

Anonimo ha detto...

10, 100, 1000 Gianclaudi.
Valà valà ciacerèi!

Anonimo ha detto...

Personalmente non conosco Gianclaudio, ma leggo sempre volentieri i suoi pensieri ed interventi;
certo che quel simpatico bellimbusto che ha fatto il primo intervento critico ed astioso nei suoi confronti, probabilmente farà parte, sicuramente, di quella schiera numerosa, ed ancora non pentita che ha sostenuto fino ad ora la nostra amorfa maggioranza consiliare. Pertanto caro Gianclaudio grazie per i tuoi interventi , sarebbe bello che anche tu assieme ad altre persone che già si stanno ritrovando possa contribuire ad accrescere quell’onda lunga che come ci si augura potrà spazzare via questi 5 anni inutili e fatti di non scelte per costruire un nuovo futuro dove Brentonico ritorni ad essere protagonista.

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo.La prima cosa che faccio è quella di firmare sempre ciò che scrivo, così che se mai lanciassi sassi non mi verrebbe di nascondere la mano...Ora, dopo 40 anni di contributi (da garzone d'officina a responsabile di aziende)ho una fortunata e corposa esperienza nazionale e internazionale, perciò la so sempre lunga... No, non c'è politica nel mio futuro, ma a degli amministratori e/o degli imprenditori brentegani, concretamente intenzionati a far crescere l'Altopiano sul piano economico-sociale, non negherei il mio supporto gratuito per quello che so fare: studio,analisi,indirizzo, gestione, realizzazione (ma se per qualche buona causa mi vuole imbianchino, muratore, elettricista, falegname, meccanico, autista e spazzino sarò con lei). Giornali e blog sono luoghi di chiacchiere che nemmeno lei disdegna di frequentare... Che cos'altro vuole che si possa fare lì? Mi stia bene!
Gianclaudio

Anonimo ha detto...

Fatti non parole.
Ma

Anonimo ha detto...

"L'indignazione morale è in molti casi al 2 per cento morale, al 48 per cento indignazione, e al 50 per cento invidia."
(Vittorio De Sica)