27 agosto 2009

il caso trasparenza

Gli stipendi pubblici? Sono top secret
fonte Il Trentino del 26.08.2009
TRENTO. Nei giorni in cui Brunetta vorrebbe i redditi dei dirigenti pubblicati su internet (assieme ai numeri di telefono e alle loro assenze) il Comune li tiene segreti persino sugli atti ufficiali dell'amministrazione. Ma il ministro alla funzione pubblica annuncia sanzioni.
E' del 10 agosto scorso la determinazione del Comune di Trento che stabilisce il livello e la retribuzione di tutti i nuovi dirigenti. L'atto è disponibile su internet - sebbene molto complicato da raggiungere - peccato manchino due indicazioni fondamentali: i nomi e i soldi. Al loro posto c'è una pagina vuota con la scritta: "il resto di questa pagina è intenzionalmente in bianco".
Insomma, "trasparenza pubblica bocciata" per usare il titolo che ieri il Sole 24 Ore ha dedicato alla questione, con una sonora stroncatura delle amministrazioni pubbliche trentine. E dire che cliccando sul sito di Perugia (una delle poche città italiane promosse) spuntano i redditi, i premi, i curriculum le assenze e i numeri di telefono di tutti i dirigenti, in una posizione comoda da raggiungere anche per il navigatore meno esperto.
In Trentino niente di tutto questo, non troverete nulla sul sito del Comune di Trento e nemmeno sul sito della Provincia autonoma: ci sono i nomi, gli indirizzi email e il numero di telefono ma niente stipendi e curriculum.
Brunetta sul sito della funzione pubblica richiama tutti all'ordine citando la legge 69 del giugno scorso, entrata in vigore a luglio. All'articolo 21 la legge dice: "Ciascuna delle pubbliche amministrazioni ha l'obbligo di pubblicare nel proprio sito internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti e dei segretari comunali e provinciali, nonché di rendere pubblici con lo stesso mezzo i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale".
Stipendi, Arco dice sì a Brunetta
fonte Il Trentino del 27.08.2009
TRENTO. Mentre la Provincia e il Comune di Trento si trincerano dietro l’autonomia, c’è chi si fa un baffo dei vari cavilli sull’autonomia e decide di pubblicare gli stipendi dei dirigenti come il Comune di Arco. La giunta comunale di Arco ha preso la decisione l’altra sera, accogliendo l’invito dei sindacati pubblicato dal nostro giornale. La giunta ha consultato prima i quattro dirigenti del Comune che si sono detti d’accordo con la decisione.
Il sindaco Renato Veronesi spiega così la decisione: «Pare che niente ce lo imponga, ma alla richiesta di trasparenza che proviene dai nostri cittadini va data una risposta, al di là che gli obblighi di legge non siano direttamente applicabili nella nostra provincia».
I quattro dirigenti del Comune, Cristina Bronzini, Paolo Franzinelli, Bianca Maria Simoncelli e il segretario generale Rolando Mora hanno subito dato il proprio assenso. Così, nei prossimi giorni gli uffici studieranno la forma più adeguata di pubblicizzazione, compreso il conteggio standardizzato dello stipendio «complessivo», formato da un dato base, cosiddetto tabellare, al quale s’aggiungono eventuali premi di posizione e di risultato. Dopo di che si prevede che già nel giro di qualche giorno gli stipendi siano liberamente consultabili sul sito web del Comune di Arco. «Devo esprimere il mio compiacimento per la pronta adesione dei nostri dirigenti - aggiunge l’assessore al personale Josef Joerg - che hanno condiviso in pieno il nostro giudizio sulla validità di questa iniziativa».
E noi, nel nostro comunello? Non possiamo sperare in simili spregiudicate emulazioni di trasparenza. D'altronde, da parte dei nostri Amministratori e Funzionari, è già impossibile ricevere delle risposte a delle semplici domande...

1 commento:

Anonimo ha detto...

In effetti la "trasparenza" poco interessa i nostri affabulanti amministratori, la cosa di fondamentale importanza è mantenere pasciuto il popolino, affinchè non abbia a cogliere la mela, e accorgersi di essere nudo.

Senofonte