08 gennaio 2010

c’è un’Italia nuova, che può farcela!


L’economia ecologica riguarda in Italia già una cospicua sperimentazione di interventi locali: dalla bioedilizia all’innovazione agricola, dalle politiche di gestione dei rifiuti alle nuove produzioni di energia. Ne sono un esempio i progetti pilota degli enti locali che anche quest’anno sono stati presentati e premiati dall’associazione dei Comuni Virtuosi.

Il comune di Torranca (Salerno) che ha convertito l’intera illuminazione pubblica in led, quello di Lecce che è riuscito a servire di elettricità alternativa – fotovoltaico, eolico, solare – tutte le famiglie residenti, il comune di Prato allo Stelvio (Bolzano) che ha realizzato due centrali a biomasse, quattro impianti idroelettrici e un impianto eolico, il distretto dell’energia sostenibile dell’Appennino bolognese dove si utilizzano insieme innovazione e fonti energetiche rinnovabili patrimonio del territorio per produrre energia pulita.

Piccoli grandi esempi di politiche verdi per un futuro possibile e uno sviluppo più umano.

Quello dell’ambiente è il nodo cruciale della contemporaneità, e mai questione fu insieme tanto universale quanto locale. Le energie rinnovabili sono per loro stessa natura decentrate. E proprio localmente possono essere programmate, gestite e monitorate nel migliore dei modi. La salvaguardia degli ecosistemi è prima di tutto questione territoriale, così come la tutela dei suoli o la difesa della qualità dei sistemi idrici. Ma la sfida “verde” può essere anche una risposta concreta alla crisi di sistema che ha colpito i nostri mondi e i nostri modi di vivere.

Una recente indagine dello Iefe-Bocconi prevede addirittura che investendo in energie rinnovabili per ottemperare agli obiettivi europei del “20-20-20” (riduzione del 20% delle emissioni di gas, aumento del 20% delle rinnovabili e riduzioni complessive del consumo energetico del 20%), si potrebbero creare in Italia entro il 2020 da centomila fino a duecentocinquantamila nuovi posti di lavoro.

Secondo Unioncamere il 40 per cento delle piccole e medie imprese manifatturiere del nostro Paese stanno superando la crisi “guardando” proprio all’economia verde.

C’è un’Italia nuova, insomma, che può farcela. A cominciare dall’immenso patrimonio locale e naturale ( la montagna in primis) che possiede. In questo numero di Governare il territorio, che chiude il “2009 della crisi”, diamo voce a questo futuro possibile. Appuntamento a tutti i nostri lettori e le nostre lettrici al 2010.
fonte Governare il territorio

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