12 gennaio 2011

ECOACQUISTI TRENTINO

"ECOACQUISTI TRENTINO", MENO RIFIUTI IN OLTRE 100 PUNTI VENDITA
Ridurre i rifiuti e sensibilizzare i cittadini a modalità di acquisto rispettose dell'ambiente sono i principali obiettivi del progetto "Ecoacquisti Trentino".

L'accordo, oltre alla Provincia, coinvolge alcuni dei gruppi della Distribuzione Organizzata in Trentino (Sait, Poli, Conad-Dao, Orvea, Natura Sì). I punti vendita che hanno ottenuto il rilascio del marchio "Ecoacquisti", sono già più di cento su tutto il territorio, si sono impegnati ad attivare azioni finalizzate innanzi tutto alla riduzione dei rifiuti e poi alla loro migliore differenziazione.
Si va dalla messa a disposizione di sacchetti in tela o altro materiale riutilizzabile alla possibilità di utilizzare cartoni vuoti per portare a casa la merce, dalla vendita di acqua, vino o latte in bottiglie con vuoto a rendere alla commercializzazione di pile ricaricabili, dalla cessione di alimenti prossimi alla scadenza ad associazioni benefiche o alla loro vendita al pubblico con sconti particolari “last minute market”, dalla vendita di salumi e formaggi in carta a veli separabili alla vendita di frutta e verdura in sacchetti compostabili. Sono diverse le possibilità offerte ai clienti per non riempire i loro carrelli di imballaggi.
L'esperienza quotidiana ci dice quanti imballaggi acquistiamo assieme alle merci. La loro riduzione, a monte del processo di differenziazione e smaltimento, rientra tra gli obbiettivi strategici riferiti alla materia della gestione dei rifiuti. Si tratta di obbiettivi raggiungibili in presenza di un nuovo patto sociale che coinvolga gli operatori commerciali ma soprattutto i cittadini, che già oggi permettono al Trentino di raggiungere performance importanti per quanto riguarda le percentuali di raccolta differenziata. Grazie anche alla sensibilità dimostrata dal settore della distribuzione, è possibile dare il via ad azioni che nel lungo periodo porteranno gli stessi produttori di alimenti a modificare le loro scelte.
Il progetto pone l'accento più sulla riduzione dei rifiuti che sulla loro riciclabilità. Ha visto la nascita di un Tavolo di Concertazione tra Provincia e Distribuzione Organizzata e l'istituzione di un vero e proprio marchio registrato. Prevede una attività di controllo periodica, la promozione dell’iniziativa attraverso l’educazione ambientale scolastica ed extrascolastica e un'attività di raccolta dati e monitoraggio che porterà i primi risultati tra circa un anno.
Tutto il materiale informativo è scaricabile dal sito dell'Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Veramente, con questi rifiuti non ne possiamo più,ogni giorno c'è da scartare carta su carta, imballaggi su imballaggi e si producono montagne di scarti.
A proposito le "cacche" dei cani a quale categoria di rifiuto appartengono? i proprietari di
quei cani che lasciano i loro "Bisognoni" lungo le vie, dovrebbero farli iscrivere al "sistri" così dovrebbero pagare la tassa di smaltimento rifiuti...
... e quelli che lasciano sacchi di rifiuti nei cassonetti adibiti alla raccolta dei fiori nei pressi del cimitero,
...e quelli che gettano dal finestrino sacchi di rifiuti e vanno a cadere ai lati delle strade e rotolano giù per i prati,
... e quelli che lasciano i sacchi dei rifiuti in terra, vicino ai cassonetti,
... e quelli che invece sono diligenti e fanno una differenziata perfetta, quelli dovrebbero premiarli, magari con una raccolta punti e raggiunto un certo punteggio ricevere un premio, si, ma cosa...
ci penserò!

Anonimo ha detto...

dato che nessuno replica al post del 13 gennaio presumo che pochi fanno una differenziata perfetta????

Anonimo ha detto...

Il compiacimento per i livelli di raccolta differenziata raggiunti dal Trentino diverrebbe entusiasmo se dalle statistiche escludessero Brentonico.Provate a portare personalmente i vostri rifiuti nelle disgraziate isole ecologiche del paese e capirete perchè. Quanto alla imponente massa di imballaggi circolante in Italia per ridimensionarla drasticamente servirebbe una legge di una riga: "dai bilanci aziendali i costi di imballaggio non sono detraibili".
Gianclaudio

Anonimo ha detto...

Le isole ecologiche sarebbero "più ecologiche" se tutti avessero un po' di rispetto...
ma nella gente c'è tanta maleducazione: ( faccio seguito al post del 13 gennaio)
... e quelli che in macchina mangiano l'arancia e poi gettano la buccia dai finestrini
... e quelli che in macchina cambiano i pannolini dei loro bambini e poi gettano "il fagottino" puzzolente fuori dal finestrino
...e quelli che si liberano delle cose vecchie e le gettano nei luoghi un po' nascosti (boschi, scarpate, buche)
...e quelli che potano gli alberi e gli arbusti e ammucchiano il residuo vicino ai cassonetti
...e quelli che gettano le scatole di cartone intere, nei cassonetti
...e quelli che sono in macchina, in coda, bevono e poi gettano il vuoto nel vuoto
...e quelli che nel bidone raccolta rifiuti del cimitero, gettano l'umido nel bidone del residuo e il residuo nel bidone dell'umido
... e quelli che avendo fatto una differenziata perfetta si sono meritati un premio: ho pensato quale potrebbe essere:
Premio: stage ulteriormente formativo da effettuarsi a fianco degli operatori raccolta rifiuti, così i premiati potrebbero effettivamente vedere se poi, una volta raccolti i rifiuti, continuano la strada della differenziata fino alla fine...
potrebbe essere una buona idea!