23 luglio 2012

ora le chiamano spese di back office

Il via alla cura dimagrante ormai è dovereso se non imposto. Poco tempo fa si parlava del tempo di bilanci... tempo di tagli. Oggi è stata annunciata la review in salsa trentina forse per non far trasparire l'imposizione romana. Sono stati annunciati tagli dalla Provincia pari a 120 milioni di euro. «Valgono il 4,2 del bilancio, rispetto al 2,2 in campo nazionale».

Punta a un risparmio di 120 milioni all’anno per le spese di back office (funzionamento della macchina pubblica per parlar chiaro "magnadora"), pari al 4,2% della spesa corrente del bilancio della Provincia autonoma, il Piano di miglioramento messo a punto dalla Giunta provinciale di Trento. La Spending review trentina, entrerà in funzione già da quest’anno e sarà a regime nel 2016. Nel dettaglio, si punta a un risparmio del 12% della spesa relativa al personale di back office, a un risparmio dell’8% della spesa aggredibile per acquisto di beni e servizi e a una graduale riduzione del 5% dei trasferimenti ad enti e soggetti esterni al sistema pubblico provinciale, interessati da analoghi processi di modernizzazione. Il piano punta a recuperare risorse da mettere a disposizione dell’economia trentina. Fra gli obiettivi attesi da qui al 2016 vi sono un miglioramento della produttività pubblica di almeno il 25% (per le attività di back office) e una riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese del 25%; una riduzione del 50% dei tempi medi di almeno la metà dei procedimenti amministrativi (tanto verso le imprese quanto verso i cittadini) e comunque la riduzione del 30% dei tempi medi di tutti i procedimenti; una riduzione del 35% del numero dei procedimenti amministrativi. Vi è poi il sacrosanto blocco del turnover al 20%.
Improvvisamente il Re è nudo!
Rimaniamo in attesa della spending review in salsa brentegnana...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se sono possibili margini di recupero di "produttività" negli enti pubblici di tale entità (fino al 50 per cento!) significa che ora, e prima, si dorme e si dormiva, e parecchio!