01 settembre 2013

Na scarpa e'n zocol

Nel lontano Martedì 6 dicembre 2011, con un bliz notturno, "partivano" i lavori di realizzazione dell'arredo urbano nell’abitato di Brentonico, comprendente gli interventi di riqualificazione urbana dell’asse centrale di Brentonico di Viale San Rocco e della Via Longa (post Cominciamo "bene" e non finiamo mai). Dopo oramai due anni, i lavori sulla Via Longa non sono mai praticamente partiti e quelli all'ingresso del paese sono in alto mare e la loro realizzazione lascia al quanto desiderare. Arrivati a questo punto ci si chiede:
- chi controlla l'avanzamento dei lavori e il rispetto dei tempi?
- chi controlla la qualità di quanto realizzato?
- chi è il responasabile della sicurezza del cantiere?
- verranno fatte pagare le penali per il mancato rispetto dei tempi?
- verranno richieste le correzioni del caso in merito a quanto realizzato?
- chi si assumerà la responsabilità di collaudare tale opera?
Seguono solo alcune foto che rendono l'idea... e probabilmente non abbiamo ancora visto tutto! Nei prossimi mesi, anni, ne vedremo delle belle!

Brentonico e il nuovo ingresso "a serpentina"
Dettaglio della qualità delle bordature e cordonature
Ignorata la messa in sicurezza del rilevato a monte proprio nel tratto più stretto della carreggiata e soggetto alla caduta di sassi e materiale vario
Non realizzato il muro a monte a sostegno della scarpata - molte strade interpoderali sono messe meglio...
 
La pericolosa "strozzatura" della carreggiata realizzata nel primo tratto di ingresso
Altro dettaglio della qualità di quanto realizzato: "Na scarpa e'n zocol"

6 commenti:

Anonimo ha detto...

È tempo, è stagione, per impiantare gli alberi... Perso l'attimo (si fa per dire) si perde un altro anno. Sento dire che non ci sarebbero i denari per la ventina di alberi necessari... Si tratta di cifra non superiore ai mille euro complessivi.Roba da far ridere i polli. Ma se a Brentonico siamo così ridotti, senza ricorrere ad un'elemosina pubblica, basterebbe consentire alle famiglie, sempre così influenti nella politica del paese -e per una volta generose- di offrire un albero alla comunità con la targhetta che ne glorifichi il nome. Se passa l'idea, un albero di Tiglio (un viale siffatto renderà la passeggiata al Belvedere sulla Vallagarina deliziosamente profumata) lo offro io. Anche anonimo.
Gianclaudio

Anonimo ha detto...

Quanto denaro ha speso l'amministrazione comunale per il gemellaggio con il Borundi, con relativa permanenza sull'altipiano dei loro numerosi rappresentanti?Le cifre che girano in paese sono vertiginose, per questo vorrei conoscerle con precisione, se possibile.Una cosa è certa: tutto ciò è servito ad inasprire gli animi di coloro che purtroppo anche sul nostro altipiano fanno fatica ad arrivare a fine mese .Nonostante la situazione precaria devono contribuire ha pagare "il soggiorno" a questa delegazione!

Anonimo ha detto...

Parco del baldo del cazzzzzo guardate la autorizzazione della giunta al ampliamento lavesan compreso il dante!

Anonimo ha detto...

Ho letto l'articolo sul quotidiano l'Adige inerente alla fuga per evitare il rientro di un componente della delegazione del Burundi, invitata in quel di Brentonico per il gemellaggio. A seguito di ciò il Signor Mauro Dossi ha affermato: "Resta comunque l'amarezza di chi ha investito moltissimo in questa importante iniziativa di solidarietà. In un primo momento ci siamo sentiti quasi traditi soprattutto perchè farli arrivare fino quì è stato molto difficile". A mio modo di vedere (e sentito anche il commento di molti Brentegani il giorno stesso della sfilata meta Palazzo Baisi per la cerimonia), sarebbe stato opportuno evitare tutto ciò. La solidarietà si sarebbe potuta fare diversamente. Inoltre va considerato che da noi lo stile di vita sta cambiando e ci sono persone con grossi problemi economici, a tal punto da
non potersi permettere nemmeno di acquistare generi di prima necessità. Ed allora è giusto porsi un quesito: meglio pensare ai nostri cittadini, a coloro che sul nostro altipiano hanno sempre pagato oneri a loro imposti fin che hanno potuto farlo, o gravarli ulteriormente del costo dovuto alla permanenza di questa numerosa delegazione trattenutasi per diversi giorni sul nostro altipiano?

Anonimo ha detto...

non esistono parole per descrivere l'inadeguatezza di questi amministratori. Tre (3) annui per costruire quelli che google earth misura in 270 metri lineari di strada e non siamo ancora alla fine. Le foto dimostrano che non sanno nemmeno usare una gavetta per mettere delle cordonate in linea. Credo che se molti della cosiddetta maggioranza i se metessa a pic e bail, i finiria molto prima. E forse i caleria la panza, che oramai la ha sfondà anca quela carega che i gà encolà al deretano.

Feld maresciallo

P.S.: se ghe fussa ancora i austriaci, i ghe darìa na endrizaa..

Anonimo ha detto...

Due anni sono passati; stanno ancora costruendo un pezzo di muro in sassi a valle della strada...ormai quei sassi li hanno spostati da erode a pilato non so quante volte. Il tutto rimane comunque "en zoccol e 'na zavata". Con un dosso a metà percorso che se ci sale un pullman rischia di rimanerci a cavallo. Che cosa desolante. 270 metri di strada ancora da finire dopo 2 anni. Che figura desolante l'ufficio tecnico ed il preposto al controllo e non solo in questo caso.