20 gennaio 2007

un comitato "vigile"

A Castione nei giorni scorsi si è costituito un comitato spontaneo di cittadini contro la ripresa delle attività estrattive nelle ex cave. La protesta, ha preso la forma di una raccolta firme volta a spingere l'Amministrazione a bloccare l'attività di carotaggio appena iniziata.
Tale attività autorizzata attraverso le due delibere di giunta N. 156/2006 del 18.10.2006 e N. 197/2006 del 13.12.2006, rientra nell’ambito di un progetto di valorizzazione delle cave di marmo attraverso la realizzazione di percorsi museali.
Il neo costituito comitato è in allarme e teme il rischio speculazione e contesta il fatto che si stia finanziando l’attività di ricerca con prelievi di blocchi di marmo per presumibili fini commerciali senza che esista in merito alcun atto autorizzativo e in evidente contrasto con le delibere giuntali.
Il comitato lo ha “gridato” con alcuni striscioni esposti all’imbocco della strada per Castione, striscioni che su sollecitazione dell’amministrazione comunale sono stati fatti rimuovere in fretta e furia dai vigili urbani.
La stessa amministrazione comunale ha indetto per questa sera sabato 20 gennaio, presso il Circolo di Castione un ulteriore incontro di approfondimento e di chiarimento in merito al progetto.
Un altro esempio di cittadinanza attiva e “vigile”!

Per dovere di cronaca rimandiamo agli articoli pubblicati sulla stampa:
L'Adige 12 gennaio 2007 - "Castione, giù le mani dalle cave"
L'Adige 14 gennaio 2007 - "Cave, un progetto di valorizzazione"
L'Adige 19 gennaio 2007 - "Cave Castione, Benedetti stoppa il progetto"
L'Adige 20 gennaio 2007 - "Benedetti dimentica 500 anni di storia"
Il Trentino 15 gennaio 2007 -
Il Trentino 16 gennaio 2007 - "Alle cave di Castione si farà cultura"
Il Trentino 19 gennaio 2007 - "Museo? Questi cavano pietra"
Il Trentino 20 gennaio 2007 - "Castione: assemblea sulle cave"
e alle delibere di giunta oggetto di contestazione
N. 156/2006 del 18.10.2006
AUTORIZZAZIONE OCCUPAZIONE PP.FF. 11811 - 11462 e 13354 C.C. BRENTONICO - LOC. “MONTE GIOVO”

N. 197/2006 del 13.12.2006
SOSPENSIONE DEL VINCOLO DI USO CIVICO ISCRITTO A CARICO DELLE PP.FF. 11811 - 118462 - C.C. BRENTONICO

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io mi chiedo una sola cosa: ma con tutte le opere incomplete, tutte quelle manutenzioni trascurate, quella viabilità "da paura" era il caso di avviare un tale progetto e in tale maniera? boh chissa!

Anonimo ha detto...

Forse è la volta che si fa qualcosa!
dico forse.
Ben venga il controllo sull'attività avviata dal Comune, ma può essere che l'iniziativa non sia poi così da buttare via: l'incipit arriva dal Polo Museale di Rovereto e l'intento è quello di valorizzare l'area creando un museo, a loro parole. Costo 300.000 euro. Dove li prendiamo tutti questi soldi!?? il Comune non li ha neanche per sistemare i gard rail, questo si sà, dunque servono altre fonti. L'animazione economica avviata dalle Istituzioni è da loro vista come una soluzione: può essere. Permettere che 2000 metri cubi di calcare venga portato via ogni anno, farselo pagare e con i soldi ricavati avviare il progetto. Mi sembra che il Polo museale di Rovereto ci tenga, ha già speso 50.000 euro (di tasca propria, o meglio, provincia) in carotaggi, rilevazioni, piccoli scavi per vedere cosa c'è sotto il monte giovo. Risposta: c'è poco niente da portare via, le cave intensive non hanno senso di essere. Il solo immaginare un museo della pietra Trentina in un paese come il nostro è qualcosa di eccezzionale: un museo della pietra trentina!?? significa valorizzazione, cultura, turismo, lavoro e quindi, benessere. Però siamo solo alle parole e parole e parole, sono convinto che dovremo farci sentire per bene e fare in modo che tutto sia controllato e che non siano solo chiacchiere per raccimolare soldi! Purtroppo ai camion ci siamo già abituati, ogni giorno ne passano una decina.
Quella era una vera battaglia.
lorenzo