07 marzo 2008

concorsi pubblici?

Dalla stampa locale odierna si legge:

Assistente bibliotecario cercasi.
"Non sarà un concorso pilotato?"
BRENTONICO - Concorso pilotato? No, grazie. Così ieri il vicesindaco D.D., mentre gli facevamo leggere una segnalazione anonima sull'indizione di un concorso interno per esami e titoli per un posto di lavoro in biblioteca. "Sarà anche tutto legale, chiudeva la lettera, ma il concorso sembra pilotato". Siamo andati a vedere fra gli ultimi atti pubblicati dal Comune. E in effetti con una determinazione dello scorso 21 febbraio, il Comune ha indetto un hconcorso per un posto di assistente bibliotecario. I requisiti previsti, tuttavia, sono così stringenti da far pensare che poche persone possano avere titolo non per vincere ma anche solo per partecipare al concorso. Eccoli presi pari pari dal bando: "sei mesi di servizio presso il Comune di Brentonico" e aver maturato presso il "medesimo ente o presso altre amministrazioni, un'anzianità" di servizio pari a almeno un anno, anche non continuativo, tra il 1.1.2004 e il 31 dicembre 2007, nella stessa qualifica per cui è stato indetto il concorso". Requisiti così stringenti da far pensare che i candidati possano essere ben pochi. "Saranno almeno due - assicurava ieri il vicesindaco - del resto ci siamo avvalsi di una legge provinciale che ci consente di combattere il precariato negli uffici pubblici".
Sarà.
tratto da L'Adige del 07.03.2008

L'articolo di stampa, che raccoglie la segnalazione fatta pervenire da un nostro concittadino, riporta l'attenzione di tutti sull'argomento concorsi pubblici.
Il caso descritto è un esempio molto lampante dei paradossi conseguenti alle nuove normative, alla loro interpretazione e applicazione in materia di concorsi pubblici e di regolarizzazione del lavoro precario presso le pubbliche amministrazioni.
Considerare precario un lavoratore che abbia maturato anche un solo anno di anzianità presso una pubblica amministrazione sembra proprio una forzatura normativa ed interpretativa. Che dire di tutti quei lavoratori privati, spesso neolaureati, che devono "convivere" svariati anni con un contratto a progetto o con due/tre anni di contratto determinato di apprendistato?
Richiedere come requisito, per un concorso pubblico, l'avere svolto almeno sei mesi di servizio presso l'ente banditore del concorso non è forse un po' troppo limitante?
Ma perché chiamarli ancora pubblici concorsi?
Il caso specifico potrebbe aprire la strada per altre facili e sbrigative "regolarizzazioni di posizioni precarie create ad arte". Infatti dopotutto basta bandire una semplice selezione, un avviso con scadenza 30gg, senza tanta pubblicità, per un contratto a tempo determinato di almeno un anno. Alla scadenza del contratto
si può indire un concorso interno di regolarizzazione della situazione "precaria" in essere.
Paradossi o forzature?
Ma esistono ancora i pubblici concorsi?

Forse, da parte dei nostri amministratori, servirebbe un po' più di buon senso, trasparenza e se necessario una "obiezione di coscienza" rispetto alle normative vigenti che spesso sono o possono sembrare delle ottime scusanti!

Dalla stampa locale:
L'Adige 07.03.2008: Assistente bibliotecario cercasi.

Il bando online:
Concorso pubblico riservato per assistente bibliotecario
(scadenza 9 aprile 2008)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei segnalare un'altra "stranezza" che seguendo la stessa logica potrebbe...

01/06/2007
Bando di selezione per funzionario tecnico abilitato (scadenza 22 giugno 2007)

E' indetta una pubblica selezione per la formazione di una graduatoria da utilizzare per l’assunzione di personale temporaneo contrattuale, a tempo pieno, nella figura professionale di FUNZIONARIO TECNICO ABILITATO (AREA LAVORI PUBBLICI)

Con deliberazione giuntale n. 73 di data 23/05/2007, si avvia la procedura per l’assunzione a tempo determinato di un funzionario tecnico con funzioni di “Responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici” – categoria D livello base mediante pubblica selezione per titoli e prova scritta e colloquio orale.
Con deliberazione giuntale n. 127 di data 01/08/2007 si è provveduto all’approvazione dei verbali e della graduatoria finale di merito della precitata selezione.
Con deliberazione giuntale n. 132/2007 del 08/08/2007 si afferma che per esigenze di buon funzionamento dell’ufficio tecnico, di procedere all’assunzione del candidato risultato vincitore della selezione stessa, nel più breve tempo possibile e sin dal 20/08/2007.
Ma, in seguito alla richiesta del candidato vincitore, si concede di poter effettuare sino al 31/12/2007 orario parziale (18 ore settimanali).
Si procede così all'assunzione a tempo determinato a decorrere dal 20/08/2007 e sino al 31/12/2008, con rapporto di lavoro a tempo parziale 18 ore settimanali sino al 31/12/2007 e a tempo pieno dal 01/01/2008 al 31/12/2008.
Ma non è finita. Con delibera n. 495/2007 del 28/12/2007 viene concessa ulteriore proroga per l’orario di lavoro pari a 18 ore settimanali sino al 31/03/2008.
In sostanza, una selezione a tempo pieno che in realtà sino al 31.03.2008 è stata a tempo parziale.

Una "situazione di precariato pubblico" che, secondo la stessa logica e le stesse regole, potrebbe essere "sanata" attraverso l'indizione di un semplice concorso interno.
Sbaglio?

Anonimo ha detto...

Macchè "un pò più di buon senso"! Questa è un'ulteriore porcata, bella e buona. Con nomi e cognomi! Purtroppo come si è già visto altre volte. Queste norme di "recupero interno" sono previste per casi davvero al "limite", "estremi", di ben altre fattispecie, che non sembra proprio corrispondano al caso in questione! -- omissis --In questo caso la strada regolare e legittima era solo quella di un trasparente concorso pubblico. Solo quello!

Anonimo ha detto...

Questi avvenimenti (in realtà sono scelte "politiche" ben pensate e calibrate) lasciano il cittadino ... senza parole, senza più voglia di partecipare, di concorrere, di costruire assieme il bene comune. Usare "norme scorciatoia" (previste solamente per situazioni giustificabilmente o oggettivamente straordinarie) per favorire questo/a o quello/a, non appartengono (e non devono apartenere!) in alcun modo ad alcun principio ispiratore della corretta azione ammiistrativa e di governo. Verrebbe voglia di gridare forte "VERGOGNA-VERGOGNA-VERGOGNA", ma la voce è sempre più flebile, la speranza assente, lo spirito morente.

Anonimo ha detto...

Buffo! Nuovo posto a tempo indeterminato per un/a secondo/a assistente bibliotecario, quando nella Biblioteca comunale non c'è nemmeno la figura del bibliotecario. Ma chi assisterananno i/le due assistenti bibliotecario? Loro stessi/e? Mhhh, c'è puzza di marcio, tanto marcio. Aspettiamo per credere? Scommessa accettata!