29 marzo 2009

un miliardo di euro per la centrale «nascosta»

Nei giorni scorsi è stata diffusa la notizia che la società Eva Energie Valsabbia Spa ha presentato agli ufficio provinciali la richiesta di concessione per la creazione di una centrale idro-elettrica tra il monte Altissimo di Nago e il lago di Garda, dalla potenza di oltre 1.000 megawatt che dovrebbe pompare acqua dal Garda per raccoglierla in bacini sotterranei collocati a 2.000 metri di quota sul Baldo. È il tempo delle talpe dell'hi tech, più cieche di coloro che garantirebbero il "corretto utilizzo dell'acqua".

Un rimando agli articoli apparsi sulla stampa in questi due mesi e raccolti dal sito Ecce Terra . org - informazione senza fumo

articoli marzo 2009
articoli febbraio-marzo 2009

Questa sera, a partire dalle 21.30, “Il grande inganno”, puntata speciale di “Report” dedicata al rilancio del nucleare in Italia. Un’inchiesta a cura del giornalista Michele Buono e Piero Riccardi. Appuntamento su RAI 3.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Idea e progetti magnifici. Spirito di imprenditoria, civiltà e progresso che ricordano altri tempi. Economia del futuro nel rispetto dell'ambiente. Base sociale capace e solida. Quali saranno i tempi della nostra povera politica?

matteo marega ha detto...

Progetto malato e viziato da ingordigia economica, arroganza imprenditoriale e ingegneristica, insensibilità ambientale. Tra pochi anni del traforo dell'Altissimo non ce ne faremo più nulla e invece avremo perso per sempre le sorgive, immesso in atmosfera miliardi di metri cubi di emissioni, rovinato un lago. Tutto questo per arricchire pochi sciocchi imprenditori che solo grazie a collusione con l'amministrazione provinciale riescono ad ottenere in grande segretezza le autorizzazioni. Dov'è la democrazia in cui i cittadini possono esprimere il proprio parere sulle scelte che influenzano il patrimonio comune. La centrale in oggetto inquina più di quanto produce e rende solo grazie ad un perverso meccanismo legislativo che premia la produzione di watt da energie esenti da fonte fossile alle quali questa procedura è assimilata. Peccato che la centrale in oggetto prenda la corrente prodotta da combustione fossile (e non da quella idroelettrica che può essere regolata nell'erogazione notturna) e la ricicla come fosse energia verde. Tutto questo mentre nei paesi civili gli imprenditori e gli amministratori investono in energie realmente alternative. Non riesco più a ridere, ormai con commenti come quello di sopra si può solo piangere.

Irene Bergomi ha detto...

Un grande grazie Matteo Marega, davvero, per l'esplicitazione anche di un pensiero mio sicuramente molto più completo di come lo avrei postato io. La gente se ne accorgerà di ciò? o si accorgerà quando dai rubinetti non arriverà che l'acqua programmata ad ore? Il grande rischio è questo. Accade che le persone si accorgano quando il fatto è già accaduto. Sono sati abituati a disinteressarsi ai beni comuni e irrinunciabili come l'acqua e la salvaguardia dell'ambiente ed a tante altre cose di cui la popolazione dovrebbe essere resa partecipe.
Un cordiale saluto.

Anonimo ha detto...

mal che la vaga beverem l'acqua del lac de garda

Anonimo ha detto...

Ma si sa più nulla di tutto questo?
Il consiglio comunale apettava una risposta....l'aspettiamo anche noi cittadini di Brentonico.

Anonimo ha detto...

dopo l'articolo sul quotidiano IL TRENTINO ho inteso che la centrale non è stata affatto eliminata dalle previsioni, ma solo nascosta da un paravento in attesa che la gente ( il popolino ) si stufi di parlarne per poi iniziare i lavori senza nessun contrattempo. Ma dove sono le associazioni, che in passato si stracciarono le vesti per delle sbarre contro il traffico all'ingresso di rifugi-ristoranti, ora che il problema si fa VERAMENTE serio? Forse non ci si rende conto che le magnifiche sorti e progressive delle nostre contrade non passano attraverso la distruzione e la mercificazione del territorio. Come può una banda di amministratori come quella che ci troviamo parlare di Parco del Baldo, di certificazioni EMAS o ISO 14001 e poi tacere su cose di questa portata? Dove sono le interrogazioni presso gli enti competenti? O meglio: dove è la difesa del nostro ormai devastato territorio? L'etica vuole che sia possibile costruire alcune cose, ma che sia vietato il solo pensare di costruirne altre! La distruzione dell'ambiente non viene ripagata dal profitto: la distruzione dell'ambiente non ripaga affatto! La distruzione del nostro ambiemte verrà pagata, a caro prezzo da coloro che ci seguiranno!!!

Senofonte

Quota rosa ha detto...

Ho letto ora il post di Senofonte, chissà se è stato letto da tanti ma soprattutto pensato mentre veniva letto. Perchè è così il sistema,prima aspettano che ci si dimentichi e poi partono i lavori...speriamo in Nago e Torbole che la loro politica sia diversa. Di nostra competenza territoriale abbiamo il 20% interessato dalla centrale ma soprattutto dall'ingordigia economica di qualche parte politica attualmente al potere...vedi assessori competenti e sindaco di parte. Le opere che sul territorio mettono a rischio il patrimonio comune in democrazia dovrebbero essere votate dal "popolino" con un referendum.Io vorrei poter lasciare un territorio su cui le grinfie degli speculatori proprio non si devono allungare.
Chissà mai forse potrebbe essere un caso come quello di Acquaviva dove doveva venire un depuratore per tutta la valle ma un bel giono la provincia vende i terreni per pochi spicci perchè all'assessore provinciale è venuta l'idea di costruire il depuratore nella montagna a monte di Acquaviva... il progetto per il costo di 4 volte tanto l'originale era pronto... se nel frattempo non si fosse scoperto tutta la storia dell'impresa Collini ed i suoi agganci politici.
Pensate: perforare l'Altissimo, ma a chi diamine è venuto in mente? C'è a livello europeo un progetto simile, con condizioni simili in tutto e per tutto? Chiaro che si rivendono l'energia di giorno ad un costo superiore a quella acquistata la notte. Vedi il discorso con la Francia: noi la compriamo da loro la notte perchè loro a produzione nucleare la devono buttare da qualche parte perchè il ciclo non lo possono fermare.
L'Italia poi la produce di giorno e la rivende ad un prezzo maggiore alla Francia poichè in quel momento non ne ha a sufficienza nonostante le centrali nucleari...mercato, solo mercato.

Anonimo ha detto...

non è questione da porre sotto referendum: la Politica, (con la P maiuscola) dovrebbe avere la forza di imporre delle decisioni, quando chiaramente a favore della vita delle comunità. E' facile appendere a un muro l'ordinanza per evitare che i cittadini annaffino gli orti, più difficile è navigare lontano dalle coste conosciute, prendendo in considerazione anche tempi oltre il proprio mandato. Non vedo una classe dirigente capace di prendere decisioni di questa portata. Da ingenuo, non ci credevo, ma mi rendo conto che la cosa sulla quale investono di più questi amministratori è il loro scranno. Probabilmente hanno buone colle, per incollare i loro sederi ai banchi del potere.

Senofonte

Anonimo ha detto...

Nel mio piccolo sogno un territorio protetto da quelli che nel profitto vedono il loro dio. Quando vedremo gli amministratori del nostro territorio, ormai defraudato e stanco, progettare il futuro dei prossimi vent'anni contro questa masnada? Quando avremo il privilegio di conoscere qualcuno che non naviga a vista, ma che traversa gli oceani? Ho nostalgia di qualcuno che imponga delle scelte etiche a una civiltà (..?..) come la nostra.

con nostalgia,

Senofonte

Anonimo ha detto...

sull'Adige del 5 dicembre si rinnova alla chetichella il progetto della centrale: forse questa classe politica vuole davvero il peggiore dei mondi possibili... Parole d'ordine del governo Dellai: appalti, appalti e appalti. Salvo poi pararsi i colpi dicendo: io non so niente...Lo daranno a Grisenti da dirigere l'appalto e a Collini da scavare la galeria?

Senofonte

Anonimo ha detto...

Penso di sì, è l'unico in provincia che ha la trivella per gallerie di tale portata.

I.B. ha detto...

Il territorio ci è stato lasciato in prestito dalle generazioni future.Pensiamoci.