12 settembre 2009

nuova gestione rifiuti in quel di Prada

RIVOLUZIONARIO SISTEMA-IMMONDIZIA INAUGURATO A PRADA di BRENTONICO
Si tratta di un sistema che assicura buoni risultati facendo risparmiare un bel po’ di quattrini all’Amministrazione Comunale.
Con qualche piccola avvertenza lo possono praticare tutti.
Si tratta di questo.
Accertatevi che i cassonetti per raccogliere l’immondizia, specie quelli per l’umido, non siano mai stati lavati e disinfettati (bastano anche solo cinque-sei anni).
I migliori sono quelli assediati da ogni tipo rifiuto e cocci di vetro, meglio se circondati da liquami rinsecchiti e maleodoranti con un festante coro di mosche e vespe a celebrarne la presenza ed una platea notturna di ratti a testimoniarne la perdurante idoneità.
E’ inoltre strettamente necessario che i rifiuti freschi non vengano ritirati dagli addetti più di una volta la settimana.
Solo così si da il tempo ai naturali processi microbiologici di far fermentare la materia prima e di annunciare col rilascio di effluvi assolutamente naturali che la trasformazione dell’immondizia e la conseguente riduzione dei volumi è in pieno svolgimento.
Questo sistema è di particolare efficacia nei cassonetti dell’umido che, se straboccanti, vedono ridotto il loro contenuto nel giro di qualche giorno a un buon mezzo metro di bianchi vermi brulicanti.
A Prada c’è già chi pensa di farne un commercio a vantaggio dei pescatori o dei digestori biologici (li abbiamo sconsigliati di conferirli al Municipio che finirebbe col coinvolgere l’Ente Protezione Animali…).
Meno visibile la resa per gli altri cassonetti, che, seppur contesi da ratti, cani gatti e volpi, sono sempre troppo pieni ed una settimana per smaltirli è tempo davvero tempo troppo breve anche per degli animali famelici.
Questo sistema ha tuttavia dei pericolosi nemici, non nei sonnolenti pubblici uffici di igiene, ma in alcuni sconsiderati che , non contenti di versare alle casse comunali i loro 150 euro/anno per lo smaltimento dei rifiuti, eseguono con idrogetti (proibitissimi dalle ordinanze del sindaco) dei lavaggi, radicali quanto clandestini, dei cassonetti e delle cosiddette aree ecologiche.
C’è infine il timore che l’Amministrazione Comunale si accorga delle cose che succedono a Prada (ma in Paese c’è uguale fermento…) e decida di rivendicare a sé tutti i diritti su cassonetti e aree ecologiche ponendo fine a questi spettacoli di strada… Attrazione turistica minore ma gratuita!
“Immagini e fragranze dell’Altopiano” addio!
Gianclaudio

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