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E così il mosaico delle candidature per le prossime elezioni amministrative nel Comune di Brentonico si è composto... La "grande coalizione", data per vincente, almeno nei bar, ha voluto punire i brentonicani per non aver apprezzato -vox populi, vox dei- la sonnolenta modestia (culturale prima che politico-amministrativa) della giunta uscente. Per tentare di galleggiare sopra il diluvio dei propri nepotismi, incapacità e clientele i soliti noti hanno costruito una specie di Arca di Noè dove riciclano il precedente nocchiero e imbarcano diverse specie politiche e familistiche, evidentemente "protette" .
Per ridare una speranza a questo sfortunato Paese ci vorrebbe un molto ecologico elettroshock elettorale che fulminasse tutte le vecchie cariatidi e promuovesse coloro che non han voluto imbarcarsi, non per differenziarsi politicamente, ma perchè col cuore e la passione, almeno qualche idea di che cosa serva urgentemente a Brentonico dovrebbero averla.
Non sarà loro impossibile ricondurre l'Amministrazione Comunale a provvedere ai bisogni primari dei cittadini e degli ospiti stagionali. Si tratta di far sparire i cassonetti dalle strade, di ripristinare le riserve d'acqua (servono 2 o 3 invasi in quota ed altrettanti capaci serbatoi per l'Acquedotto) e di intervenire sulla sicurezza della viabilità (segnaletica, pavimentazione, strettoie, rotonde, marciapiedi, piste ciclabili integrate con le strade poderali ecc.). Più complicato reinventare un tessuto economico che dia speranza e lavoro ai giovani e crei i presupposti per fronteggiare in sicurezza il graduale estinguersi dei facili finanziamenti provinciali e la sfida del federalismo fiscale (piaccia o non piaccia premierà chi le risorse sul territorio le ha o le avrà predisposte).
L'intervento-chiave, quello che attiverà tutta l'economia del territorio e migliorerà la qualità della vita dei cittadini, specie minorenni e anziani, riguarda un innovativo trasporto pubblico locale (programmato e su chiamata), possibilmente integrato coi servizi postali ed i vari servizi domiciliari, che dovrà raccordare le frazioni e le stazioni turistiche in altura col centro e con la valle restituendo un minimo di respiro al commercio e al turismo ecologista.
Indispensabili saranno le intese e le collaborazioni concrete con Malcesine-Torbole e Ala-Avio (disciplina degli interventi sul Baldo, Campo da Golf a Prà Alpesina, navetta da qui alla Polsa, funivia diretta Avio-Colme di Vignol, trekking lungo Sorna e Aviana e molto altro...).
Creazione di una pubblica baita-mercato per la libera e diretta vendita esentasse di tutti i prodotti ortofrutticoli locali.
Sviluppo del disciplinare d'origine per i prodotti lattiero-caseari, agricoli e artigianali dell'Altopiano. Riordino dell'offerta abitativa in proprietà e in affitto.
Rilancio delle attività turistiche modificando vantaggiosamente il rapporto con l'APT di Rovereto o rendendosene autonomi e riqualificando professionalmente gli addetti al commercio e al turismo. Stabilire rapporti continuativi ed organici fra scuola e territorio (i.e. alberghi, malghe, artigiani, ecc.).
Occorre anche "strappare" alle istituzioni la sede o un distaccamento di qualche attività o funzione pubblica (Università, Scuola superiore, Caserma, Casa di Cura, Ricerca Agro-Zootecnica ecc.).
Con l'apporto delle organizzazioni di categoria e delle associazioni locali valorizzare i talenti culturali, professionali, artigianali e imprenditoriali che, con punte di eccellenza, a Brentonico pur esistono.
E' molto? E' poco? E' il necessario perché non venga sprecata un'altra legislatura.
Gianclaudio
2 commenti:
quante chiacchiere 'sto tizio....crede di avere in mano la risoluzione di tutti i problemi di Brentonico...
Solo chiacchere....
Il popolo sovrano si è espresso ed ora al lavoro senza i gradassi voltagabbana ed i potenti arroganti. (almeno quasi tutti)
Sole
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