11 marzo 2011

La Lunga Retromarcia

Vi sembra possibile che un'Amministrazione Comunale faccia fallire la discussione pubblica della prima interpellanza popolare assoluta della sua storia per non aver informato/convocato (come da statuto) il primo firmatario della stessa?
(vedere post la prima petizione popolare - 25 com.)
L’argomento riguardava la sicurezza dei suoi cittadini di Prada che richiedono banalissimi interventi per spostare in area protetta le fermate degli autobus, dipingere qualche striscia pedonale, realizzare, forse, un marciapiede (ma sarebbe sufficiente anche una doppia striscia gialla a delimitare l’area riservata ai pedoni). Il tutto realizzabile dagli operai del Comune senza ricorrere, almeno per superare l’emergenza, a varianti di bilancio…
Eppure a Brentonico accade.
Ma qui, a Prada di Brentonico, l’Amministrazione da anni lascia succedere cose che trascendono la trascuratezza e la cattiva gestione della cosa pubblica per sfociare nel grottesco.
Non parliamo delle stravaganti modalità di gestione degli acquedotti di un paio d’anni or sono, né delle perduranti allarmanti condizioni (più volte segnalate) igieniche e di sicurezza delle sorgenti che alimentano l’acquedotto, né della pulizia delle strade (un’opzione ormai dimenticata), né della scelta di collocare le cosiddette isole ecologiche nei punti più panoramici (o improponibili) del Paese e nemmeno del più inefficace sistema di raccolta-immondizia del Trentino…
Invero, per quanto riguarda Prada, si tratta della "normalità" della NON-Amministrazione corrente.
Allo stato si aggiungono il pessimo stato di manutenzione esterna del Centro Civico e la mancata messa in sicurezza dell'Ex-Caseificio, fatiscente e pericolante, che - evidentemente - dovrà fare delle vittime fra i passanti per avere la considerazione municipale.
Ora i cittadini segnalano una situazione talmente ridicola che potrebbe presto interessare “Striscia la Notizia”…
Prada si aggrappa per circa 4-500 metri all’unica via che la percorre, via che, al fondo, si disperde in strade vicinali. Qui attendono i famigerati cassonetti che i camion preposti, di tanto in tanto, vengono a svuotare…
In retromarcia a partire dalla piazzetta della Chiesa dove impostano la manovra.
Non è di questo che a Prada si sorride (o mastica amaro).
Da oltre tre anni, in prossimità di questa remota isola ecologica, il Comune ha acquistato un’area per consentire agli auto-compattatori di manovrare compiutamente senza esporre persone e cose agli ovvi pericoli del procedere in retromarcia per un così lungo tratto.
Orbene qui ci si indigna per i soldi pubblici spesi per un’area utile al servizio ma che l’Amministrazione non ha provveduto nè ad attrezzare nè ad attivare.
E, badate bene, non servono variazioni di bilancio.
Ai servizi tecnici del Comune basterebbero due giorni di lavoro e gli autocompattatori potrebbero finalmente operare come buon senso comanda...
Ma qualcuno in Municipio dovrebbe svegliarsi. Chi? E Quando?
Gianclaudio & Giorgio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Una domanda a quelli di prada ma il caseificio di chi è, se non è del comune fate come a saccone vendelo e dopo fate qualcosa per il vostro paese svegliatevi saluti

Anonimo ha detto...

Le assicuro che quelli di Prada
sono abbastanza svegli e se non lo sono abbastanza, gli sveglieremo ancora di più...

Tutto si raggiunge, basta non avere fretta, la fretta è sempre una cattiva consigliera, a tutto c'è rimedio, e allora, col tempo si sistemerà anche il caseificio, con grande disappunto di qualcuno e con grande soddisfazione di qualcun'altro.


baci e abbracci