17 giugno 2008

parliamo di nucleare

L’Italia sembra volere tornare al nucleare. Il fantasma di Chernobyl, che 20 anni fa ci aveva fatto dire basta all’energia atomica, non fa più paura. Il ministro Scajola l’ha annunciato: quattro nuove centrali da costruire in pochi anni.
Con il nucleare, risolveremo i nostri cronici problemi energetici, e ci libereremo dalla dipendenza dal petrolio che dobbiamo comprare all’estero a prezzi sempre più alti?
Il ritorno al nucleare non può avvenire in tempi brevi. L’Italia ha accumulato ritardi paurosi e prima di rimettersi in marcia e costruire nuove centrali ci vogliono anni.
Nei giorni scorsi la notizia di un incidente a una centrale nucleare in Slovenia, a soli 150 chilometri da Trieste, che non avrebbe comunque portato a emissioni nocive per la salute nell’ambiente circostante, ripropone il problema, soprattutto nel nostro Paese, sul nucleare SI, nucleare NO.
Gli avversari del nucleare affermano che i rischi di questa tecnologia sono ancora alti e non vale la pena di correrli. I favorevoli invece rimarcano come le misure di sicurezza siano prontamente scattate in Slovenia evitando ogni rischio e pericolo per le popolazioni circostanti. Inoltre sottolineano che le centrali di quarta generazione, quelle che si vorrebbero costruire in Italia, sono oltremodo sicure e potranno garantire una minore dipendenza da approvvigionamenti energetici dall’estero che pesano enormemente sulle finanze di tutti.
Anche il Blog vuole dire la sua sul tema e lo fa tramite la voce di un vecchio amico Maurizio Pallante!



Post precedenti che parlano di Maurizio Pallante:
29.11.2007 dePILiamoci con il bel video relativo al discorso di Robert Kennedy del 1968
20.11.2007 sviluppo insostenibile o decrescita?
11.11.2007 la decrescita felice

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