08 ottobre 2009

a Prada i conti non son tornati

La scorsa settimana l’Amministrazione Comunale di Brentonico ha incontrato la popolazione di Prada per tentare di spiegare - se non di emendare – la dissennata condotta tenuta lo scorso mese di Agosto nella gestione del segmento di Acquedotto che serve Prada.
Il tentativo - di per sé lodevole – si è trasformato in un’ulteriore bocciatura per via dell’ottusa difesa del provvedimento che ha sospeso l’erogazione notturna dell’acqua nel periodo di punta dei consumi estivi.
La bocciatura è in aritmetica da terza elementare (ricordate il problemino del tempo necessario a riempire una vasca che, pur alimentata da un rubinetto, ha un buco dal quale ne perde un po’?) giacché i rappresentanti dell’Amministrazione e dell’Acquedotto, hanno insistito nel dire che interrompendo nottetempo l’erogazione, quando i consumi sono irrisori ma i disagi massimi, il livello del serbatoio di Prada si sarebbe ripristinato al punto da non rendere necessaria alcuna limitazione dei copiosi consumi diurni.
I Praesi non se la sono bevuta e rimangono convinti che gli infelici provvedimenti dell’Amministrazione siano stati mossi da ben altro: forse dei furti sistematici di acqua (ma scoprirlo è compito delle autorità…), forse, e più probabilmente, dalla necessità di assicurare i rifornimenti a Brentonico-Centro (con quei Calpi per il cui sviluppo edilizio - esuberante e frettoloso - si vanno a modificare anche i piani regolatori…) divenuto, in piena stagione, una potente (in tutti i sensi) idrovora.
Per dire che l’acqua che c’è va fraternamente condivisa con tutti i Brentonicani così come gli eventuali disagi…
Ma l’acqua che non c’è dev’essere assolutamente procurata per tempo per Prada e per tutti gli altri.
Se, come sembra, l’acqua si fa sempre più preziosa, pensare ad una sua tariffazione individuale e progressiva ed alla revoca degli sfruttamenti diretti (privati) delle fonti non deve suonare come una bestemmia.
Gianclaudio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A quei de prada i ga conta quella del ors e lori i ga credu come polli

Anonimo ha detto...

Ghè stà talmente tanta sùta 'stistà che i nossi boschi a metà otobre i è ancor tuti verdi fim sule zime...