l'acqua è troppo salata
Protesta a Crosano: «L acqua irrigua è troppo salata»L'ennesima protesta e discussione in questi giorni in merito ai lavori portati avanti dai Consorzi di miglioramento fondiario. In questi anni abbiamo assistito a diversi lavori che per la maggior parte dei proprietari dei fondi vengono vissuti come delle vere e proprie imposizioni da parte di pochi. E così alla fine l'ente pubblico (tutti noi) ci ritroviamo a finanziare opere milionarie di dubbia utilità su strade interpolatali mentre ci ritroviamo strade comunali di primaria importanza che versano in uno stato di completo abbandono (post sistemazioni stradali (2)).
BRENTONICO. Si preannuncia molto agitata l’assemblea del Consorzio di miglioramento fondiario di Crosano in programma domani sera. Oggetto del contendere è il nuovo impianto irriguo voluto dal presidente e da altri consorziati. Nell’ottica dei proponenti dovrebbe servire ad irrigare e a far così rivalutare i terreni della zona, ma l’impianto comporterebbe una spesa di quasi cinque milioni di euro, di cui l’80% a carico della Provincia ed il restante distribuito in maniera proporzionale a carico di tutti i proprietari dei fondi. Ed è proprio questo dover metter mano al portafoglio che ha fatto andare su tutte le furie molti paesani che si sono rivolti al difensore civico e al servizio di vigilanza e protezione delle attività agricole provinciale. I censiti interessati nella missiva in questione, lamentano la poca trasparenza dell’assemblea dello scorso novembre, quando tecnici ed esperti viticoltori spiegarono la bontà del progetto, ma puntano decisamente il dito sull’inutilità dell’opera. Si chiedono, infatti, «a fronte di alcuni viticoltori che addossano agli altri consorziati spese destinate ad avvantaggiare se stessi, che beneficio traggano dall’opera preventivata i proprietari di fondi che possiedono già fonti di approvvigionamento di acqua; che beneficio traggano i proprietari di fondi accatastati come aree destinate a coltura, arativo, pascolo o vigna ma che da anni sono divenuti aree boschive a tutti gli effetti; ancora che beneficio vi può essere per i proprietari di fondi posti su pendii scarsamente accessibili a qualsiasi mezzo meccanico. Infine se non è considerarsi assolutamente faraonica un’opera di tale portata per la frazione di Crosano dove solo 80 ettari di terreni su 200 sono coltivati a vigneto». Gli scriventi chiudono con una considerazione: «Qui c’è il timore che molti piccoli proprietari saranno costretti a vendere o addirittura svendere i propri beni». Facendo due conti, l’opera verrà a costare ad ogni consorziato più meno 50 centesimi a metro quadro (per il proprietario di un ettaro la bellezza di cinquemila euro), che salirebbero ad 80 centesimi per ognuno che poi si allaccia realmente all’impianto (un ettaro - ottomila euro). Chi è proprietario di terreni boschivi o già serviti da altri approvvigionamenti rischia davvero di avere un’acqua troppo salata. (fonte Il Trentino)
Non parliamo poi dei meccanismi "democratici" di conduzione degli stessi Consorzi di miglioramento fondiario: si fa ancora riferimento a vecchie normative risalenti all'epoca fascista! (post CMF Brentonico).
Nei prossimi mesi assisteremo al solito annuale carosello di assemblee farsa nelle quali si votano bilanci milionari e si approvano spese di gestione di decine di migliaia di euro che il Comune di Brentonico si prodiga a rimborsare (Avviso elenco diritti al voto CMF Brentonico, Avviso elenco diritti al voto CMF Cazzano).
Post precedenti
CMF Brentonico
sistemazioni stradali (2)
rimozione dei fili spinati
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