28 febbraio 2007

il trasposto pubblico oggi

Vedere sull’Altopiano i rari autobus in servizio pubblico sfilare quasi sempre senza alcun passeggero a bordo, da anni…
Fa piangere…
Sia per lo spreco che per l’evidente disservizio ai cittadini.
Quello che dovrebbe servire Brentonico è un trasporto organizzato su percorsi, orari e frequenze concepiti non meno di mezzo secolo fa, fra una supposta periferia (quando questa “periferia”, nel frattempo, è diventata, e vieppiù diverrà, un importante polo di attrazione residenziale e turistico per l’intera area) e Rovereto.
Quella Rovereto che era l’unica possibile meta negli anni cinquanta, ma ora…
Non vedere alcun autobus in servizio pubblico la Domenica in un luoghi ritenuti turistici, in pregiati siti storico-panoramici e in un Parco Naturalistico prossimo venturo è un paradosso palese per una delle stazioni turistiche con le maggiori prospettive di sviluppo del basso Trentino.
Paradosso beffardo quando poi si organizzano le domeniche senza traffico per “sensibilizzare” i cittadini!
Da sensibilizzare - forse – sarebbero gli organizzatori!
Teoricamente, Brentonico, è un luogo dove si dovrebbe favorire ogni possibile alternativa all’automobile attraverso soluzioni di trasporto ecologiche… A metano, elettriche e - perché no? - Animali!… (Un paio di carrozzelle ad uso turistico non sarebbero male!)
Ma qui si è obbligati a possedere e ad usare l’auto per ogni incombenza e quando l’auto l’hai avviata è normale privilegiare le mete, i supermercati, i negozi, i servizi, i bar, e i ristoranti di valle…
Ed il commercio di Brentonico muore anche per questo…
Quello del trasporto parrebbe quindi doversi dire un (dis)servizio di pubblica inutilità.
Serve, e forse non solo per Brentonico, un profondo ripensamento del trasporto pubblico in Vallagarina.
I collegamenti “a stella” fra le località di valle e Rovereto devono cedere il posto a servizi circolari di ambito e di area con punti di interscambio di utenti nei punti di tangenza.
Nell’area di Brentonico, ad esempio serve un servizio continuativo, di mini o midi bus (a metano? Elettrici? Magari “ricaricati” da un’auspicabile centrale elettro-eolica da far sorgere sud di S. Valentino?) lungo la circolare Brentonico-Crosano -Cazzano- (con variante alternata su Castione)-Besagno-Mori-Chizzola-(con variante alternata su Cornè-Sorne)-Saccone-Prada-Brentonico per favorire l’interscambio di utenti con altre “circolari” di valle, nei punti di tangenza di Mori (per i collegamenti con Torbole,Riva e Malcesine, fondamentali per “risucchiare” turismo verso l’Altopiano e verso Rovereto per gli utenti dei settori scolastico, ospedaliero, burocratico e industriale) e di Chizzola per i collegamenti con gli ambiti della Val d’Adige…
Orari e frequenze dovrebbero essere decisi dagli utenti e dai cittadini attraverso sondaggi mirati.
Gli enti gestori dopo qualche anno di “rieducazione” dell’utenza all’uso del servizio pubblico dovrebbero misurare l’adeguatezza dei servizi tramite la più semplice delle valutazioni: quella del ritorno economico.
Intervenire su questi temi sarebbe un modo finalmente concreto per fare dell’autentico servizio pubblico e dell’ecologia non ottusamente ideologica.

Un bel contributo pervenuto che oltre presentare lo stato dell'arte ad oggi del nostro trasporto pubblico offre già delle proposte che potrebbero benissimo poter essere prese in considerazione da chi di dovere! A tutti voi ulteriori analisi, considerazioni, rielaborazioni e commenti.

24 febbraio 2007

tutti a piedi o in bici, giornata senz'auto

Nasce l´alleanza delle Regioni padane contro smog e polveri sottili. Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, insieme alle Province autonome di Trento e Bolzano e al Canton Ticino hanno firmato un accordo per attuare azioni coordinate e strutturali in grado di ridurre l´inquinamento su tutto il bacino del fiume Po. Quest´area infatti per le particolari caratteristiche morfologiche e meteorologiche e per un´alta concentrazione di traffico - qui circola il 40% del parco veicoli nazionale -, attività produttive, insediamenti urbani è una delle più inquinate d´Europa, come dimostrano i frequenti superamenti dei valori di polveri sottili, ossidi di azoto e ozono.
Il tema dell´inquinamento atmosferico richiede un impegno comune. La stessa natura del problema richiede soluzioni di area vasta, la collaborazione tra le Istituzioni e il superamento della logica dell´emergenza. Per garantire quello che è il vero obiettivo: il diritto alla salute e ad un ambiente sano per noi e per le future generazioni.
L´accordo firmato a Roma, colloca il problema dell´inquinamento atmosferico nella sua giusta dimensione e pone la stessa area padana, le sue potenzialità e risorse, all´attenzione del Governo nazionale e dell´Europa. Proprio per questo è stato richiesto al Governo di associarsi allo sforzo che stanno facendo le Regioni per mettere in campo un piano di investimenti strutturali.
Il pacchetto di azioni previsto dall´accordo prevede un primo importante appuntamento, di valore anche simbolico: domenica 25 febbraio le auto si fermeranno in tutta quest´area.

Anche il nostro comune "si mobilita"!
DOMENICA ECOLOGICA 25 febbraio 2007 giornata senz'auto

L'invito è dunque per tutti: domani lascia l'auto a casa e guarda il tuo Comune da una prospettiva non usuale!

23 febbraio 2007

la proposta di un Parco Naturale Provinciale

In questi giorni, sull'altopiano, ai sensi e per gli effetti degli art. 48 e 49 dello “Statuto” del Comune di Brentonico e degli art. 2 e 5 del “Regolamento per la partecipazione e la consultazione dei cittadini” del Comune di Brentonico, è stata avviata una raccolta firme per una “Proposta” di “Atto di indirizzo finalizzato all'istituzione del Parco Naturale Provinciale del Monte Baldo-Garda trentino così come previsto dal Disegno di Legge provinciale n. 77/XIII”.

Per saperne di più:
Lettera formale di deposito della Proposta per l'istituzione del Parco

Proposta Parco Naturale Provinciale "Monte Baldo - Garda trentino"

Di seguito i disegni di legge in discussione presso il Consiglio Provinciale di Trento:

DISEGNO DI LEGGE 4 ottobre 2004, n. 77
Modificazioni della legge provinciale 6 maggio 1988, n. 18 (Ordinamento dei parchi naturali). Istituzione di nuovi parchi naturali e dei parchi fluviali

Art. 01 - Istituzione dei parchi naturali e fluviali
1. Sono istituiti i parchi naturali provinciali "Adamello - Brenta" e "Paneveggio - Pale di S.Martino, delimitati dal piano urbanistico provinciale.
2. Inoltre sono istituiti i seguenti parchi naturali provinciali: "Cadria - Tenno", "Lagorai - Cima d'Asta", "Latemar",
"Monte Baldo - Garda trentino", "Monte Bondone" e "Pasubio - Piccole Dolomiti - Lessini".
3. Sono istituiti i seguenti parchi naturali fluviali: "Adige", "Avisio", "Brenta", "Chiese", "Noce" e "Sarca".


...omissis...

DISEGNO DI LEGGE 20 maggio 2004, n. 57
Modificazioni della legge provinciale 6 maggio 1988, n. 18 (Ordinamento dei parchi naturali) e dell'articolo 152 della legge provinciale 5 settembre 1991, n. 22 (Ordinamento urbanistico e tutela del territorio). Riforma dell'ordinamento dei parchi

DISEGNO DI LEGGE 20 maggio 2004, n. 56
Integrazioni della legge provinciale 6 maggio 1988, n. 18 (Ordinamento dei parchi naturali). Beni forestali ricadenti nei parchi

La raccolta firme continua in alcuni bar di Brentonico, delle frazioni e della montagna.

Lunedì 26 febbraio ci sarà un incontro pubblico al Centro culturale "Alex Langer" di Brentonico durante il quale si potranno avere spiegazioni sull'iniziativa, sottoscriverla e constatare di persona il grado di condivisione e partecipazione al progetto.
Un'occasione da non perdere!

22 febbraio 2007

ARGO dice la sua












L'Associazione per l'Ambiente e la Cultura ARGO di Brentonico ha elaborato in questi giorni un documento sulle questioni ambientali più "chiaccherate", con particolare riferimento alla situazione brentegana. Grazie al contributo pervenuto sottoponiamo il documento alla lettura dei visitatori del Blog.

Il carattere sempre più drammatico dell’evoluzione dei problemi ambientali e dei sovvertimenti del clima del nostro pianeta deve venire accettato al di là di ogni dubbio e ciò impone l’adozione di cambiamenti radicali dell’attuale modello di produzione e di consumi energetici. A tale urgenza si contrappongono le lentezze e la sostanziale indifferenza dei governi del pianeta, spesso con il supporto più o meno incosciente degli organi di (dis)informazione che certamente alimentano una rimozione collettiva o una scarsa sensibilizzazione popolare. L’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo è scientificamente dimostrato dalle numerose diagnosi sull’analisi delle fonti energetiche disponibili nel futuro: la drammaticità della crisi energetico–ambientale costituisce una sfida epocale, inevitabile anche immaginando soluzioni tecniche, atte a perpetuare l’attuale modello economico, che salvaguarda esclusivamente i potenti interessi delle lobbies che lo controllano.

Una reale soluzione dei problemi deve passare attraverso tre temi cruciali: risparmio, razionalizzazione ed efficienza. La realtà ci parla di crescenti costi colossali causati dai disastri ambientali, dalle pazzie della crisi climatica con alterne inondazioni e siccità, dagli inquinamenti di ogni tipo, dai problemi dei rifiuti.

Se anche esistessero scorte di petrolio a basso costo per mille anni, se anche non esistesse una crisi ambientale, in ogni caso questa economia basata sui combustibili fossili e sul saccheggio delle risorse e dell’ambiente, non sarebbe ulteriormente accettabile per motivi etici e politici. Necessita un radicale cambiamento di vita, dei nostri stili spesso omologati e imposti; le conquiste fatte, i progressi (di noi paesi ricchi!) vanno rielaborati in un nuovo contesto, per diventare effettivi fattori di liberazione dalla logica del profitto, dai bisogni fittizi, dall’alienazione di una “vita artificiale”, dalla logica “dell’usa e getta”.

Tale trasformazione ha bisogno di un recupero con la natura e con la natura umana perché questo progresso tecnico-scientifico ci ha imbrogliati, per cui è necessario abbandonare un atteggiamento acritico di fiducia messianica nella tecnologia e soprattutto nell’uso che di essa ne facciamo.

Anche in ambito locale è importante sostenere, a tutti i livelli, una campagna di sensibilizzazione contro le ostinate visioni miopi nel governo del territorio, contro chi non vuole prender atto che il tempo per ulteriori interventi indiscriminati è scaduto. La fruibilità delle risorse ambientali a vantaggio del “tradizionale sviluppo turistico” non è eterna e deve essere comunque adeguata a ciò che l’ambiente può offrire e sostenere. E’ necessario instaurare un rapporto d’amore con il proprio territorio, abbellire i centri abitati, soprattutto quelli con caratteristiche di interesse storico, ed evitare scelte urbanistiche di natura speculativa che oltretutto non assicurano assolutamente forme continuative e stabili di occupazione lavorativa. La qualità della vita si costruisce innanzitutto sul piacere di vivere in un ambiente non deteriorato, che non sia inutilmente cementificato, che non si caratterizzi per strutture e viabilità brutalmente gratuite. Anche a livello locale si possono registrare alcuni casi emblematici. A tal proposito lo svincolo di Crosano è stato un intervento di grande impatto, enormemente sproporzionato al traffico che deve sopportare e risolve solo in parte il problema di quella viabilità. Si è dimostrato inoltre una soluzione costosa per la comunità: le rotatorie hanno risolto in molti casi situazioni di pericolosità nei pressi di incroci vari, e se curate con dossi erbosi ed abbellite, consentono di risolvere completamente il problema della viabilità e la problematica ambientale, con significativi risparmi nei costi di costruzione.

Argo ritiene sia stata una scelta sbagliata e che il denaro pubblico sborsato per attuarlo sia stato impiegato malamente, così come nella costruzione del bocciodromo. Costruito accanto al discusso palazzetto dello sport, costato molte risorse economiche anche in relazione ad una limitata fruibilità da parte di una esigua utenza, il bocciodromo ha un eccessivo impatto architettonico. Tale invasività è evidente e stride per un paese di montagna che voglia legare il suo futuro al Parco del Monte Baldo.

Un’altra spiacevole anomalia è oggi “ammirabile” in montagna all’arrivo della seggiovia Bucaneve; si sta costruendo un nuovo ristorante, di notevoli proporzioni, proprio nelle immediate vicinanze di un vecchio edificio, da molto tempo dimesso e adibito ai tempi del boom turistico, proprio a ristorante!

L’erosione delle risorse ambientali è molto evidente: è quindi necessario dotarsi di strumenti urbanistici che consentano di attuare obbligatoriamente il ripristino del territorio dopo che, oltre un conveniente periodo, qualunque struttura abbia smesso di operare. Ciò al fine di bloccare la proliferazione di opere che sfuggano al controllo del piano regolatore.

Nella cura e conservazione del territorio rientra anche il rifacimento delle strade interpoderali e della gestione delle cave. Premesso che la manutenzione e sistemazione di alcuni di tali percorsi (non tutti!) aiutano la conservazione dell’ambiente montano, e sono eseguiti con il contributo dei fondi europei a cui si aggiungono usualmente alcuni contributi comunali, c’è da rilevare che tali interventi spesso disattendono sia le reali finalità d’uso che il rispetto dei vincoli ambientali. Sono percorsi a traffico limitatissimo che non necessitano quindi di massicci interventi di asfaltatura, di eccessive dimensioni e di ingombranti guard-rail, tutte queste, caratteristiche tipiche della viabilità di massa. In molti casi sarebbe opportuno intervenire adottando semplicemente due rotaie di cemento erbeggiando tutto il resto.

La cava di Cornè, oltre ad essere fonte di pesante inquinamento acustico, rappresenta una profonda ferita a monte del paese. Non si è ancora attuata alcuna forma di ripristino ambientale, purtroppo in triste accordo con le innumerevoli analoghe situazioni che affliggono la nostra provincia.

Un’altra questione che ci preoccupa è l’insistenza da parte dell’Amministrazione Comunale nel voler realizzare il tanto discusso collegamento stradale Polsa-S.Valentino. La riteniamo un’opera dai costi sproporzionati rispetto alla sua fruizione e di forte impatto ambientale, che comunque non è risolutiva della crisi turistica che affligge l’area da diversi anni. Oltre tali solide motivazioni, è necessario anche prender atto che le recenti variazioni climatiche, ultimamente in rapido aumento , potrebbero in breve tempo rendere del tutto inutile qualunque diatriba sulla presenza di quest’opera viaria.

Alla luce di tale premessa e delle problematiche suesposte, l’associazione ARGO è convinta che l’Amministrazione Pubblica debba attuare un netto cambiamento di rotta nell’affrontare i temi dell’ambiente, a partire da una corretta informazione nei confronti della popolazione con la quale sarebbe inoltre auspicabile instaurare un sistematico rapporto comunicativo, al fine di costruire processi decisionali condivisi e rispettosi degli interessi della comunità.

Brentonico, febbraio 2007

Un sincero ringraziamento all'associazione ARGO per il bel contributo di analisi e di riflessione offerto!

ASSOCIAZIONE ARGO PLEBEJUS ARGUS
Piazza Dalla Chiesa n.12
38060 Brentonico - TN
associazioneargo@virgilio.it

21 febbraio 2007

Eventi degni di segnalazione

Nel sito "istituzionale" del Comune tra gli EVENTI IN PRIMO PIANO vengono inseriti gli eventi che per l'amministrazione sono ritenuti di "primo piano".

14/02/2007
giovedì 22 febbraio ore 20.15 presso la biblioteca di Brentonico
SNOWBOARD con il Baruffaldi Snowboard Team
a cura dell'Ass. giovani La Colonnina
13/02/2007
IL MONDO IN UN CLIC corso di informatica di base
a partire da giovedì 8 marzo, iscrizioni entro il 3 marzo 2007
13/02/2007
Rassegna "Il piacere del cinema" 2007
FELIX E LA MACCHINA DEL TEMPO
domenica 25 febbraio ore 17.00
06/02/2007
STAGIONE DI PROSA 2006/2007
LA MIA PIU' BELLA STORIA D'AMORE con Renato Dibì
sabato 24 febbraio ore 21.00

Come già segnalato, ma si vuole nuovamente riportare all'attenzione, è strano non trovare alcuna menzione in merito alla convocazione delle sedute del Consiglio Comunale, come se tali eventi non fossero di interesse per la cittadinanza!
Neppure nella sezione dedicata prossimo consiglio troviamo le date di convocazione e relativi ordini del giorno degli ultimi Consigli Comunali tenuti il 30 ottobre, il 28-29 novembre 2006, il 19-22 dicembre 2006 e di oggi 21 febbrario 2007.

Anche le sezioni relative ad interrogazioni, mozioni e interpellanze non risultano aggiornate.

Evidentemente non si ritiene che queste cose possano interessare...

15 febbraio 2007

Come tenersi informati sul Blog: RSS Feed

Dall'inizio del nuovo anno gli accessi al Blog sono nettamente aumentati. Per rendere ancora più facile la consultazione delle informazioni del Blog, si suggerisce di usare un lettore RSS, chiamato anche aggregatore. Quasi sicuramente ti stai chiedendo di cosa si tratta. Bene, è un piccolo software che ti permette di essere informato ogni volta che pubblico un nuovo articolo, e di consultarlo subito, fresco di giornata. Usando un lettore, o aggregatore RSS, quindi non devi più ricordarti di guardare il Blog ogni tanto, per vedere se ci sono novità. Ed il bello è che puoi utilizzarlo non solo per il Blog, ma anche per tutti gli altri Blog o siti Web predisposti per RSS.
Puoi riconoscere un sito predisposto per RSS dal fatto che espone una piccola icona con scritto cose tipo "Atom Feed" o "RSS Feed" come quella che trovi nella pagina principale del Blog, nella colonna di destra sotto il titolo, appunto, RSS Feed. Per poter approfittare di RSS devi scaricarti ed installare un piccolo software gratuito che ti permetta di gestire i tuoi Feed. Un consiglio: FeedReader, che trovi all'indirizzo http://www.feedreader.com/ e che è disponibile anche in italiano, ma sei libero di utilizzarne altri, purchè siano aggiornati alla Release 2.0 di RSS.
Ti basta portarti sull'icona RSS che trovi nel Blog nella colonna di destra sotto il titolo RSS Feed e premere il tasto destro. Scegli "Copia collegamento" e poi portati nel Feed Reader e premi il bottone "Nuovo". Ti comparirà l'indirizzo:
http://cittadinanzattivabrentonico.blogspot.com/rss.xml che è appunto l'indirizzo per il Feed RSS del Blog. Premi Ok ed assegna un nome a questo Feed. Nei prossimi giorni ti basterà aprire il tuo Feed Reader e lui ti mostrerà le novità di tutti i Blog ed i siti Web ai quali ti sei iscritto.

Buon RSS a tutti!

08 febbraio 2007

Brentonico andata e ritorno!?

A Brentonico ci viene o ci ritorna solo chi ha qui qualche radice, chi ha solidi legami sentimentali con questi luoghi, e chi ne ha assaporato il succo tralasciando tutto il resto.
Altrimenti, molto probabilmente, potrebbe arrivare dappertutto ma non a Brentonico. La promozione turistica non supera gli stretti ambiti locali ed in Internet, dove è migrata quasi tutta l’offerta turistica mondiale, è presente con siti (un esempio su tutti la sezione turismo del sito ufficiale del comune di Brentonico) stantii, incompleti e pubblicati nella sola lingua italiana.
Giù in valle la segnaletica stradale è del tutto inadeguata o insussistente (Riva, Torbole, Avio e Ala sono a questo proposito vergognose, ma più di tutte, scandalizza Rovereto, che pur avendo omologato l’Altopiano di Brentonico nel suo EPT, non ha speso un euro per indicare dove sia Brentonico). Ma anche in paese non si scherza… Infatti non esistono cartelli indicatori che potrebbero - da soli - interessare turisti, escursionisti, curiosi e fedeli.
Indicazioni, che portino ad esempio, verso le Chiese di Brentonico e delle frazioni…
Chiese bellissime, antiche di quasi mezzo millennio (anno più, anno meno), quasi tutte restaurate a nuovo e di forte connotazione tridentina…
Paesi meno ricchi e fortunati di Brentonico organizzerebbero pullman di visitatori e porrebbero agli accessi di ogni villaggio la necessaria segnaletica per indicare, con gli orari delle SS Messe, l’esistenza, “l’anzianità” ed i pregi di questi luoghi di sostanzioso valore storico, artistico, di preghiera e meditazione …
Non qui, dove, forse, si pensa che sia sufficiente possedere delle pepite d’oro perché gli altri le considerino gioielli…
E’ il caso – ma è solo un altro esempio - della via S.Rocco che, staccandosi dalla provinciale, porta in centro del paese.
Una strada importante quindi.
Il biglietto da visita, il benvenuto all’ospite da parte del Paese…(vedi cose che non vorresti più vedere...)
Non solo… Fin da quando le strade erano “bianche” i villeggianti la percorrevano per raggiungere le panchine là in fondo, ai margini della strada per Mori, dove c’è uno spettacolare, romantico, balcone sulla Vallagarina.
Ora, malmessa com’è, senza marciapiedi com’è, senza uno straccio d’albero com’è, percorsa principalmente da mezzi pesanti com’è, pare più l’accesso ad un cantiere edile che ad una ridente (si dice così?) stazione climatica e turistica.
Eppure, anche senza pesare granchè sul bilancio comunale, si potrebbe trasformarla in un invitante percorso alberato e fiorito.
Perché, per la sua realizzazione, non invitare i cittadini collaborare e a partecipare alle spese su base volontaria?
Così, l’area cantieristica potrebbe essere schermata da siepi e fiori mentre l’ombra profumata della ventina di tigli necessari ad ornarla (inframmezzata da un po’ di fioriere e panchine) potrebbe essere offerta sia dagli esercenti locali che da famiglie, cittadini e villeggianti generosi, da premiare con targhette nominative che li ricordino…
Proprio come già suggerito per la passeggiata per el Castel…
Succederà mai qualcosa?

Con lo startup del patto territoriale dovremmo vedere qualcosa: aspettiamo con trepidazione e curiosità proposte e progetti!

post collegati cose che non vorresti più vedere...

03 febbraio 2007

la qualità dell’acqua potabile

Che a Milano l'acqua di rubinetto non è di alta qualità e forse non è il caso di berla lo si sa e infatti la stragrande maggioranza dei milanesi è costretta a bere l'acqua in bottiglia. Per noi "brentegani", fino a poco tempo fa, comprare l'acqua in bottiglia sembrava un'eresia in quanto era nota a tutti la buona qualità della nostra acqua potabile.
Oggi tutto questo non è più vero e un riscontro diretto lo possiamo avere guardando direttamente gli acquisti dell'acqua in bottiglia presso i punti vendita sul nostro territorio.

Che siano tutti impazziti questi cittadini che invece di bere l'acqua di sorgente bevono acqua in bottiglia?
In realtà non è proprio così. Negli ultimi tempi tutti hanno potuto "odorare" gli importanti e sgradevoli interventi di clorazione a cui è sottoposta la nostra acqua.
Oltretutto, la convinzione comune è che le acque minerali e oligominerali siano più sicure e salutari, idea sviluppata anche grazie a martellanti e costose campagne pubblicitarie.
Non ci sono particolari ragioni (salvo i casi di acque termali o curative) per attendersi vantaggi dal consumo di acqua minerale: l’unico vero motivo che potrebbe farla preferire è il nostro gusto. Il sapore dell’acqua di rubinetto risente probabilmente della presenza di cloro, obbligatorio per legge e assolutamente innocuo per l’uomo. Serve a mantenere un’azione disinfettante dal momento in cui l’acqua viene trattata e potabilizzata fino a quando esce dai rubinetti.
Il problema del sapore di cloro può essere ovviato facendo riposare per un paio d’ore l’acqua in una caraffa di vetro prima di consumarla.
L'acqua potabile è sicura perché deve rispondere a tutta una serie di normative sanitarie. La garanzia della potabilità è certa: se l'acqua arriva ai nostri rubinetti è perché risulta potabile! In caso di superamento di anche un solo parametro, il Sindaco è tenuto ad emanare un'Ordinanza di non potabilità; appunto una garanzia per la nostra salute.
Nonostante tutto questo, gli italiani sono i primi consumatori di acqua minerale nel mondo.
Non dimentichiamo poi che consumare acqua in bottiglia significa produrre quantitativi immani di rifiuti senza contare l’inquinamento e il consumo di energia per il trasporto.
Certo, dobbiamo chiedere ai nostri amministratori più impegno e attenzione alle risorse idriche: preservare le sorgenti (quanti sono gli scarichi a perdere delle svariate case sparse disseminate per l’alta montagna? come viene regolamentato lo stoccaggio e lo spargimento di reflui zootecnici per prati e pascoli?); migliorare la qualità, anche organolettica, dell'acqua; mantenere in efficienza le reti di distribuzione, che ad oggi perdono più del 40% dell'acqua trasportata!

Anche su questo argomento una maggiore trasparenza può fare molto! Ad esempio pubblicando,come fanno ormai molte amministrazioni, i risultati delle analisi periodiche
obbligatorie per legge si potrebbe fugare ogni dubbio circa la qualità della nostra acqua; dopotutto che cosa c'è da nascondere? non è diritto del cittadino conoscere i “valori di qualità” della propria acqua potabile oltretutto sempre più “salata”?

Uno dei tanti esempi di amministrazioni trasparenti:
Provincia di Bolzano > Acqua potabile > Qualità dell'acqua dei nostri acquedotti
Provincia di Bolzano > Ufficio gestione risorse idriche

01 febbraio 2007

m’illumino di meno 2007

Per il terzo anno consecutivo Caterpillar, il noto programma di Radio2, lancia per il 16 febbraio 2007 “M’illumino di meno”, la giornata nazionale del risparmio energetico, quest’anno diventata internazionale.
Dopo il successo delle passate edizioni, Cirri e Solibello, i conduttori di Caterpillar, chiederanno nuovamente ai loro ascoltatori di dimostrare come il risparmio sia una possibilità concreta e reale a cui attingere oggi stesso per superare i problemi energetici che assillano il nostro paese e gran parte delle nazioni del pianeta. L’invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 16 febbraio 2007 alle ore 18. Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, astrofili, società sportive, gruppi scout, istituzioni, associazioni di volontariato, università, cral aziendali, negozianti e artigiani uniti per diminuire i consumi in eccesso e mostrare all’opinione pubblica come un altro utilizzo dell’energia sia possibile.
In particolare moltissimi ristoranti organizzeranno cene a lume di candela, mentre le amministrazioni locali forniranno il colpo d’occhio più spettacolare all’iniziativa effettuando, a partire dalle 18 del 16 febbraio, spegnimenti simbolici delle grandi piazze italiane e dei monumenti più importanti (come l’Arena di Verona, il Duomo di Milano, la Mole Antonelliana di Torino, Palazzo Vecchio a Firenze, le piazze di Catania, Bari, Bologna e Palermo).
Nelle due precedenti edizioni “M’illumino di meno” ha contagiato centinaia di migliaia di persone impegnate in una allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Lo scorso anno si risparmiò, nella sola ora e mezza di durata della trasmissione, l’equivalente del consumo medio quotidiano di una regione come l’Umbria. La campagna di “M’illumino di meno” è iniziata il 15 gennaio e si protrarrà per un mese fino al 16 febbraio (anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto). Caterpillar racconterà giorno per giorno le iniziative più originali, la preparazione delle piazze e dei comuni in Italia e all’estero, le idee più innovative di chi propone soluzioni per abbattere il grafico dei consumi energetici. Le adesioni saranno segnalate sul sito internet del programma www.caterueb.rai.it in modo che le iniziative più interessanti siano da esempio e possano essere riprodotte da altri. Quest’anno l’iniziativa è patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero delle Politiche Agricole.

Si propone l’adesione della nostra municipalità alla giornata internazionale del risparmio energetico con le seguenti azioni:
a) richiesta all’amministrazione di spegnere, a partire dalle ore 18 del 16 febbraio, l’illuminazione di alcuni punti/edifici pubblici simbolici del paese.
b) richiesta ai commercianti, attraverso il coinvolgimento del Consorzio Brentonico Vacanze, di spegnere l’illuminazione delle vetrine per la sera del 16 febbraio.
c) sensibilizzazione della cittadinanza attraverso l’affissione alle bacheche pubbliche della locandina della giornata internazionale del risparmio energetico, allegata al presente post e scaricabile dal sito di Caterpillar.

Un invito a tutti e alla nostra amministrazione per l'adesione a questa iniziativa "a costo zero"!

>> IL DECALOGO DI CATERPILLAR
>> L'OTTALOGO DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE

L'Adige 01 febbraio 2007 - "I comuni lagarini spengono le luci" e il nostro?