comuni ricicloni 2008
Sono in tutto 1.081 i Comuni ricicloni d’Italia. La stragrande maggioranza (968) sono al Nord, ma ce ne sono anche al centro (42) e al Sud (71: 39 in Campania, 31 in Sardegna - che nel 2007 ha raggiunto una percentuale regionale di raccolta differenziata del 27% - e uno in Calabria). Eccoli i numeri del riconoscimento annuale Comuni Ricicloni di Legambiente assegnato nei giorni scorsi a Roma ai centri con le migliori performance sul fronte gestione rifiuti. In valore assoluto è ancora la Lombardia a farla da padrona, con 364 comuni virtuosi, davanti al Veneto, con 326 e al Piemonte. Ma analizzando i dati relativi, è il Veneto a svettare in cima alla classifica, con il 56% dei comuni ricicloni.
Il Veneto si conferma la regione più virtuosa nella classifica dei comuni sopra i 10mila abitanti al Nord: i primi posti sono occupati da Sommacampagna (Verona), Valdobbiadene (Treviso), San Biagio Della Callalta (Treviso). Al centro, tra i comuni over 10mila, si mantiene in prima posizione (come nel 2007) il comune marchigiano di Porto Sant’Elpidio (Ascoli Piceno), seguito da Potenza Picena (Macerata) e Capannori (Lucca).
Al sud, a dispetto dell’emergenza rifiuti, è la Campania a farla da padrona con Bellizzi (Salerno) al primo posto, seguita da Montecorvino Rovella (Salerno) e Mercato San Severino (Salerno); al sesto e settimo posto ci sono invece due città sarde: Guspini (Medio Campidano) e Villacidro (Medio Campidano).
In termini assoluti, però, è Costigliole d’Asti, comune piemontese di circa 6.000 abitanti, a vincere il premio di “Comune Riciclone 2008″, facendo registrare, oltre al 73,09% di percentuale di raccolta differenziata, anche un indice di gestione dei rifiuti dell’86,09%. Al secondo posto della top ten si piazza Bozzolo, piccolo comune del mantovano, seguito da Ziano di Fiemme in provincia di Trento.
Il piccolo comune piemontese ha un sistema basato, fra l’altro, su 60 isole ecologiche dislocate sul territorio per la raccolta di carta, vetro, alluminio e plastica; mentre per il ritiro della frazione indifferenziata i cittadini di Costigliole pagano in funzione della quantità di rifiuti prodotta. Tra i servizi messi a disposizione ci sono la raccolta a domicilio dei rifiuti ingombranti (a pagamento) e dei pannolini (gratuito).
Brutte notizie invece dalle grandi centri urbani: nessuno è riciclone. Nemmeno Torino (unica classificata nel 2007), che viene esclusa, fermandosi al 38,8% di raccolta differenziata. Nessuna traccia di Milano che, nonostante una provincia assai virtuosa, resta al 33,7% di differenziata. Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia, al nord vince Verbania, seguita da Belluno e Asti. Al centro Lucca è l’unico capoluogo di provincia ad essere riciclone (43,43% di raccolta differenziata).
Al Sud invece nessun capoluogo di provincia supera il 40% di raccolta differenziata. E le immagini delle strade napoletane invase dai rifiuti sono lì a dimostrarlo.
Quanto bello sarebbe stato trovare anche il nostro comune tra i comuni "ricicloni". E invece noi e il nostro Comprensorio Vallagarina si accontenta di risultati più modesti: dote che in questo campo non ci rende onore!
Per quanto riguarda la comunicazione ambientale ci rifacciamo nuovamente agli impegni già presi...
Comuni Ricicloni 2008
ecosportello : Risposte e soluzioni di sostenibilità ambientale per i Comuni
Differenziata, è record in Alta Valsuganada il Trentino 19.07.2008PERGINE. Con il traguardo del 75% di raccolte differenziate ormai quasi toccato a fine giugno, l’Amnu spa di Pergine che gestisce i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani in 18 comuni dell’Alta Valsugana, si pone ai primi posti tra le aziende provinciali del settore. Il riconoscimento all’operato “virtuoso” degli oltre 56.000 abitanti e dell’azienda viene anche da una classifica di Legambiente, che pone ben sette comuni dell’Alta Valsugana con meno di 10.000 abitanti, tra i primi 20 italiani. I comuni cosi detti ricicloni sono in ordine di graduatoria Civezzano (5º) preceduto tra i comuni trentini solo da Ziano di Fiemme, poi Fornace (7º), Fierozzo (15º), Frassilongo (16º), Palù del Fersina (17º), Bosentino (18º), Vattaro (19º). Le percentuali più alte raggiunte nelle raccolte differenziate tra i 18 comuni gestiti da Amnu sono state raggiunte a fine maggio da Bedollo, Bosentino e Centà S.Nicolò con l’84%, e un gradino sotto troviamo Vigolo Vattaro e Vattaro, ma altri cinque comuni hanno migliorato le loro percentuali rispetto al 2007. Tra questi anche il capoluogo Pergine che è salito dal 71 al 72%. Il primo effetto di questi aumenti percentuali è quello di aver aumentato il totale complessivo delle raccolte differenziate sull’intero territorio, passate nei 5 mesi da 5.862.303 a 6.120.829 di kg. I dati dei primi 5 mesi del 2008 forniti dall’Amnu e raffrontati con quelli dello stesso periodo del 2007, evidenziano la crescita delle raccolte differenziate dal 73,2% di gennaio al 74,8% di maggio, con una punta del 77,4% in marzo. Cresce invece nei 18 comuni la produzione di rifiuti, che passa nel periodo considerato, dai 7.787.554 kg del 2007 ad 8.261.717 del 2008, un divario consistente, che viene ridotto dalle differenziate, portando il rifiuto residuo che va in discarica a 2.160.888 (1.925.251). Crescono anche le produzione di rifiuti differenziati e quella totale procapite: la prima passa da 250 a 262 kg, (più 4%), la seconda da 333 a 354 kg (più 6%). Questi dati rimandano subito all’esame specifico delle raccolte differenziate, che in questo periodo del 2008 hanno fatto registrare percentuali davvero rilevanti con l’umido, la parte forse più importante, assieme a verde e ramaglie, a farmaci, a plastica. L’umido è aumentato del 10%, con 1.632.060 kg raccolti rispetto ai 1.561.040 del 2007. Poi il verde e le ramaglie con 1.111.980 kg e un più 14%; i farmaci da 2.240 a 2.781 kg; la plastica imballaggi da 270.570 kg a 306.760 kg. Notevole anche l’aumento di indumenti, un più 26% che porta il totale da 48.230 kg a 60.880, di pneumatici (+ 10%), di elettrodomestici in generale, di batterie. Modesto l’aumento della raccolta carta che si mantiene tuttavia su quantità molto elevate, e quello del legno. In lieve calo la raccolta del vetro e barattolame, del ferro, della plastica secondaria. Il dirigente Amnu del settore, Armando Lazzeri, sottolinea soddisfatto i risultati raggiunti, dovuti alla bontà dell’impianto organizzativo e all’impegno dei cittadini nel quotidiano lavoro di separazione. Va inoltre rilevato che l’aumento delle raccolte differenziate si traducea cneh in una minore quantità di rifiuti conferiti in discarica.
Rifiuti, in Trentino record di comuni «ricicloni»Post precedenti in tema "rifiuti":
TRENTO. Quattro comuni nella top ten assoluta, con Ziano sul terzo gradino del podio, e il Trentino che spicca tra i “Comuni ricicloni” di Legambiente con undici classificati tra i primi venti nella graduatoria delle amministrazioni con meno di 10 mila abitanti. Un risultato che proietta la nostra provincia ai vertici nazionali nella gestione dei rifiuti solidi urbani. A completare la performance il trionfo, tra i consorzi, di Fiemme Servizi, che si è tolto la soddisfazione di scalzare dalla vetta il pluripremiato Priula trevigiano. Il Comune riciclone 2008 è Costigliole D’Asti, 6 mila abitanti. Un riconoscimento che premia non solo la raccolta differenziata, inferiore a quella di Ziano, ma la gestione dei rifiuti nel suo complesso, sulla base di un indice calcolato riunendo diversi indicatori, dalla produzione pro capite di rifiuti a quella delle diverse frazioni destinate al riciclo, dal numero di servizi di raccolta differenziata attivati alla separazione dei rifiuti urbani pericolosi, fino ai costi per abitante. Ziano di Fiemme, 2.380 abitanti, ha totalizzato 83,33 punti raggiungendo una differenziata di 74,47%. Ma nella conquista del podio hanno influito anche altri fattori: «Abbiamo conseguito la certificazione Emas, che riguarda tutti gli aspetti ambientali - spiega il sindaco Fabio Vanzetta - e il porta a porta è entrato a regime due anni fa. In ogni casa ci sono i bidoni di umido e secco, nelle piazze le campane per la raccolta di carta, vetro e plastica. Siamo stati anche il comune pilota per la raccolta degli oli esausti». Fra i primi dieci anche Civezzano, Castello Molina e Fornace, che occupano le posizioni dall’ottava alla decima. Che sia una questione tutta fiemmese e valsuganotta lo dimostrano gli altri comuni inseriti fra i primi venti nella graduatoria sotto i 10 mila abitanti: Varena, Daiano, Fierozzo, Frassilongo, Palù del Fersina, Bosentino e Vattaro. Tutti hanno un indice di buona gestione superiore a quota 81 e differenziata dal 71% all’82,45% di Bosentino. Tra i capoluoghi di provincia Trento è quinta, con indice 52,62 e differenziata al 48,73%. Quello di Fiemme Servizi è invece un premio per l’intera valle, un bacino di 30 mila abitanti appartenenti a tutti gli 11 comuni fiemmesi. «E’ una valle unita, che ha saputo fare sistema», dice il direttore, Andrea Ventura, da Roma dove ieri ha ritirato il premio assieme a una delegazione della quale faceva parte anche il presidente del Comprensorio Gianni Delladio. «Inoltre la tariffa è unica e gli utenti non hanno differenziazioni». Il consorzio era stato terzo l’anno scorso, alla prima partecipazione. «Questo è il frutto di un lavoro compiuto dal 2004 in poi, non è una cosa improvvisata. Sapevamo di essere competitivi». I punti di forza? «Una differenziata spinta, che ha responsabilizzato l’utenza. Senza la loro condivisione, e la volontà dei sindaci, non sarebbe stato possibile ottenere questo risultato. E ancora: il porta a porta e la tariffa puntuale (si paga in funzione degli svuotamenti) che presenta dei problemi ma che stiamo registrando. Questo si è tradotto in una riduzione del pro capite secco a 80 chilogrammi per abitante equivalente, a fronte di un limite provinciale che è di 175. Anche la resa dell’umido ci sta dando grandi soddisfazioni: ha superato le quantità del secco in tonnellate/anno. Bisogna ora che siano realizzati adeguati impianti di compostaggio». Guarda al futuro il presidente Giuseppe Fontanazzi: «Non ci sentiamo arrivati - dice - ma è una tappa importante in direzione del miglioramento della raccolta. Non basta però pensare ai rifiuti. Abbiamo investito molto nella comunicazione e in attività di contorno. Siamo stati i primi a proporre i distributori di latte crudo, il kit di pannolini lavabili per i nuovi nati e i detersivi alla spina». Iniziative che, assieme alle ecofeste e alla festa del riuso, hanno fruttato a Fiemme Servizi anche la menzione speciale “Meno rifiuti!” di Federambiente.
da il Trentino 11.07.2008
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