restituzione Iva sulla Tia
interminabile fila di bidoni in Via Castelbarco "posteggiati" persino nella piazzola riservata ai disabili: INCREDIBILE!
Siamo alle comiche finali o quasi. A distanza di cinque mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale (post sentenza corte costituzionale sulla Tia) che sanciva definitivamente la natura tributaria della raccolta dei rifiuti e quindi la sua estraneità al campo di applicazione dell’Iva, tutto continua come prima.
Nonostante la Procura della Repubblica di Trento, abbia aperto un fascicolo nei confronti di Trenta spa e degli altri soggetti (a noi risultano tutti) che si occupano della raccolta dei rifiuti, e nonostante le diffide a loro inviate, costoro, con sprezzante arroganza, imperterriti, spalleggiati dalla Provincia Autonoma e dal Consorzio dei comuni trentini, non solo non restituiscono alcunché ma applicano ancora l’Iva che la Corte Costituzionale ritiene non dovuta, sulla base di due assunti, uno falso, vale a dire che sia necessario un intervento legislativo, l’altro fuorviante perché l’Iva incassata viene riversata all’Erario.
Ricordiamo inoltre che anche l’Agenzia delle Entrate di Trento, con una circolare, ha chiarito che gli utenti devono chiedere il rimborso agli enti gestori della raccolta dei rifiuti, che a loro volta con domanda sarebbero stati rimborsati dall’Erario.
A questo punto, di fronte all’ignavia e in taluni casi alle palesi convivenze e complicità di natura politica, amministrativa ed istituzionale, non resta che la lotta senza quartiere, peraltro già iniziata, perseguendo nell’autoriduzione dell’Iva calcolata sulla raccolta dei rifiuti, l’autocompensazione automatica conguagliando il credito maturato, e ora con l’azione legale di fronte al giudice di pace di Trento.
Nei giorni scorsi infatti, è stato depositato l’atto di un gruppo di cittadini che chiedono il rimborso dei loro crediti. La prima udienza è stata fissata il 1° marzo 2010.
fonte trentinolibero
E il nostro comune come si sta muovendo? Nella determina di Giunta dello scorso dicembre (N. 224/2009 del 23/12/2009 APPROVAZIONE TARIFFA IGIENE AMBIENTALE (T.I.A.) ANNO 2010) si legge:
"in sede di fatturazione al contribuente sarà applicata l’I.V.A. del 10% "
Post precedenti in tema:
10 agosto 2009 sentenza corte costituzionale sulla Tia
03 agosto 2009 senza parole
10 maggio 2009 rifiuti: molta la strada ancora da fare
11 febbraio 2009 pochi decimali in più
08 febbraio 2009 il C10 si ferma al 62.62
29 gennaio 2009 incontro con Federconsumatori
28 novembre 2008 solo buoni propositi
28 agosto 2008 cartoline ricordo di fine estate...
22 luglio 2008 comuni ricicloni 2008
04 luglio 2008 tanti buoni esempi, tanto senso civico, tanta buona volontà,...
23 giugno 2008 i numeri della raccolta differenziata
05 gennaio 2008 parliamo di rifiuti
07 gennaio 2007 una politica ambientale "a misura" di cittadino
21 aprile 2007 C.R.M. - Centro di raccolta materiali
16 maggio 2007 manifesto della gestione sostenibile dei rifiuti
01 settembre 2007 una "bella" cartolina ricordo...
17 novembre 2007 alternativa possibile e praticabile
1 commento:
Confusione in Comune per la superficie catastale ai fini della TARES
Il gruppo Uniti per Brentonico, tramite il portavoce della Minoranza, Massimo Raffaelli, rileva come si sia assistendo ad una confusione circa le metrature da dichiarare in Comune di Brentonico ai fini della nuova Tassa dei rifiuti .
Scatoloni pieni di accertamenti della Trentino Riscossioni, società deputata dal sindaco Dossi, alla riscossione dei crediti del Comune di Brentonico giacciono fermi negli archivi.
Qualora dovessero essere spediti potrebbero gettare le persone nella confusione più totale per il fatto che la precedente tassa (TARSU) considerava altre superfici da dichiarare e non solo.
La Tassa TARES entrata in vigore nel 2013 si calcola non sulla base della rendita catastale, i cui dati sono già da tempo a disposizione del Comune di Brentonico, che ha libero accesso alle banche dati catastali, ma sui metri quadrati di “superficie catastale”.
A questo punto nasce la confusione: il Comune di Brentonico ha a disposizione i vecchi dati TARSU, che però nascono dalla dichiarazione fatta dai contribuenti su mappe e metrature spesso incomplete o inesatte.
L’agenzia delle Entrate e Territorio invece ha in archivio le planimetrie, che essendo in scala consento di misurare la superficie calpestabile e quella dei muri.
Quindi per l’Agenzia delle Entrate e Territorio che si basa sulla superficie catastale, l’abitazione si calcola al 100% della superficie calpestabile,, per le cantine il 25%, per balconi e terrazzi 30%; i muri interni e quelli perimetrali esterni vengono computati per intero fino ad uno spessore massimo di 50 cm, mentre i muri in comunione nella misura del 50% fino ad uno spessore massimo di 25 cm.
Dall’incrocio dei dati nascerà il dato su cui far valere le ragioni contro i contribuenti e qualora gli scostamenti siano significativi nascerà la richiesta da parte del Comune di Brentonico di tasse aggiuntive con sanzioni ed interessi.
Si chiede pertanto da parte della Giunta e del Consiglio Comunale una riflessione sul passato che tenga conto delle esigenze di chi ha dichiarato delle superfici in buona fede e che hanno voluto spontaneamente adeguare le superfici ai fini della tassazione che deve risultare equa e giusta.
Utilizzare Trentino Riscossioni SPA come metodo non e’ condivisibile specie se il Comune di Brentonico non ha nel tempo aggiornato le banche dati ai fini ICI e TARSU prima e IMUP e TARES poi.
Per quanto riguarda l’introduzione a Brentonico del sistema sacchetti verdi della TARSU già sperimentati (con non pochi attriti e polemiche a Rovereto e Trento) ebbene tale introduzione anche da noi necessita di una approfondita discussione con la popolazione di Brentonico.
Occorre capire, infatti, la possibile applicabilità al nostro territorio di un sistema di raccolta dei rifiuti che nel tempo ha subito annualmente delle modifiche mai definitive e giuste.
Massimo Raffael
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