17 maggio 2008

collegamento Polsa-San Valentino alla ribalta

Della strada di collegamento Polsa-San Valentino se ne discute da anni, alla questione si sono dedicati anche diversi post all'interno del Blog e ciclicamente ritorna alla ribalta della cronaca e dell'attualità politica brentegana.
Negli ultimi giorni l'argomento è stato "oggetto di sondaggio" nella recente assemblea della Cassa Rurale di Brentonico (chi ha notizie circa l'esito?) e soprattutto di una raccolta firme. Sono stati oltre "seicento" i cittadini e i turisti dell’altopiano, come annunciato dai promotori che hanno firmato a favore della proposta presentata in municipio e nella quale si chiede la riapertura delle procedure per la realizzazione del collegamento corto tra la strada provinciale 3 del Monte Baldo in località S. Valentino-Mosee e la provinciale 218 della Polsa nei termini previsti dal progetto preliminare redatto su delega della Provincia e già inserito nel piano regolatore generale.
E' notizia di oggi che si è scoperto che gran parte delle firme depositate risultano "false" o quantomeno "oggetto di sbaglio" (lasciamo ai nostri lettori la lettura dei dettagli negli articoli raccolti di seguito).
Altro polverone, altre polemiche, altro dibattito infinito...
Nonostante tutto, la discussione richiesta si terrà nei prossimi giorni in Consiglio Comunale e sarà quella l'occasione per fare chiarezza circa l'accaduto e per riportare sul piano politico la scelta di fare o meno il tanto richiesto/osteggiato collegamento stradale Polsa-San Valentino!
alla prossima puntata...


Articoli di stampa:
11.05.'08 da il Trentino: La Rurale interroga i brentegani
BRENTONICO Per raccontare l’assemblea della Cassa Rurale di Brentonico è il caso forse di partire dalla fine. Ovvero da quando agli oltre 400 soci presenti in sala l’altra sera, sono state poste da parte dei vertici dell’istituto alcune “questioni “ a cui, su un apposito foglio prestampato, veniva chiesto di rispondere con un “si” o un “no”. Alcune domande riguardavano aspetti tecnici (il promotore finanziario, la qualità di alcuni prodotti, i preventivi su certe polizze, ecc.) altre sembravano invece di natura decisamente politica. Ai soci infatti veniva chiesto di esprimersi sull’opportunità della nuova strada di collegamento Polsa - San Valentino, sulla correttezza o meno di ritenere il turismo elemento portante dell’economia dell’altopiano, sull’importanza o meno di investire nel “turismo culturale” e via di questo passo. Un’inizativa dunque che assomigliava quasi ad un referendum sulle grandi tematiche dello sviluppo brentegano, in cui il potere economico è sembrato sostituirsi al potere politico; un’iniziativa da alcuni vista come un’ingerenza, da altri invece come un passo doveroso per scuotere l’immobilismo dell’amministrazione comunale. I risultati di questa curiosa consultazione verranno resi noti mercoledì. Per il resto l’assemblea è vissuta in clima sereno, introdotto dal discorso del presidente della Cooperazione trentina e brentegano doc Diego Schelfi. La banca guidata dal presidente Imerio Lorenzini e dal direttore Marco Gabrielli ha chiuso il 2007 con un utile pari a quasi 800 mila euro: 730 mila andranno alla riserva legale, circa 25 mila ai fondi mutualistici, 40 mila in beneficienza e mutualità. Si registra un leggero calo nei conti correnti e depositi liberi (dal 44,7% al 43,7%) e un leggero aumento nei prestiti obbligazionari (dal 50,69% al 51,59%). Nel 2007 si sono avuti ben 42 soci in più che portano così la compagine sociale a raggiungere quota 938 soci con una composizione che per il 13% è rappresentata da enti pubblici. Il personale è salito a 17 unità. Notevoli le risorse destinate all’assistenza, alla cultura, all’economia locale e al tempo libero dei brentegani. Quasi 35.000 euro sono andati a favore di cultura ed arte con ben 19 interventi per associazioni culturali, artistiche e musicali, bande e cori; quasi 24.000 alle associazioni locali con 10 interventi per varie iniziative; altri 26.000 mila sono andati ad istituzioni e alla protezione civile con 8 interventi a favore di associazioni di assistenza e volontariato; più di 15.000 a scuola e formazione con interventi che hanno riguardato borse di studio, acquisto di attrezzature e sussidi, formazione ed attività ricreative; più di 45.000 infine per il comparto sportivo. Nel corso dell’assemblea sono stati rieletti i consiglieri uscenti Francesco Tonolli, Ilario Raffaelli e Annalia Rigo. Bocciata dunque la candidatura del giovane albergatore di San Valentino Simon Campostrini. Confermati pure i compensi di amministratori e sindaci e pure l’importo dovuto da parte dei nuovi soci. Apprezzati da molti l’apertura serale del giovedì fino alle ore 19, le gite proposte dalla Rurale, i finanziamenti per le attività imprenditoriali dei giovani. Si è detto infine che si lavora per l’apertura di una filiale a Crosano.

15.05.'08 da il Trentino: Strada Polsa-S. Valentino: 600 firme
BRENTONICO Torna a bomba dopo un po’ di tempo in cui era stata riposta nel cassetto l’annosa questione della strada di collegamento Polsa-San Valentino. E torna ad essere di estrema attualità grazie ad una raccolta di firme promossa congiuntamente da Lega Nord e Popolo della Libertà. Sono stati oltre seicento i cittadini e i turisti dell’altopiano, come annunciato Gabriele Leita (Lega) e Irene Bergomi (Circoli della libertà), che hanno già firmato a favore della proposta che oggi verrà presentata in municipio. A questo punto entro 30 giorni verrà convocato il consiglio comunale per discutere dell’argomento. Il testo impegnerebbe “il sindaco e la giunta a richiedere urgentemente alla giunta provinciale la riapertura delle procedure per la realizzazione del collegamento corto provinciale tra la strada provinciale 3 del Monte Baldo in località S. Valentino Mosee e la provinciale 218 della Polsa nei termini previsti dal progetto preliminare redatto su delega della Provincia e già inserito nel piano regolatore generale”. Per i promotori della raccolta firme il collegamento tra le due località turistiche riveste una valenza strategica per l’intero sistema della viabilità del Comune anche come interconnessione con la località di S. Giacomo. I poli turistici di Polsa, S. Valentino e S. Giacomo per le loro dimensioni vivono oggi in una sorta di isolamento, con il risultato, se non collegate, di non arrivare ad una massa critica necessaria in grado di coinvolgere e sostenere investimenti e realizzazione di strutture di servizio a corredo del sistema turistico. Il recupero economico e strategico quindi delle tre località passa indubbiamente per il “collegamento corto” in modo da garantire così integrazione di servizi, aumento del livello di offerta e di attrazione del turista e valorizzazione dell’intera area montana per renderla più fruibile non solo all’utente turistico, ma anche all’utente locale. Inoltre tale collegamento non si limita ad essere funzionale solo per il comparto turistico, ma sembra molto importante anche in termini di sicurezza, protezione civile, trasporto collettivo ed ottimizzazione dei servizi in generale. Le prime fasi di studio vennero realizzate nel 1995 dalla giunta guidata da Riccardo Dossi e la strada venne così inserita nel piano regolare del 1997. Nel 1999 il progetto preliminare fu elaborato e presentato alla Provincia e l’opera entrò a pieno titolo tra le opere prioritarie del piano di viabilità provinciale. Ma nel 2000 con il cambio di amministrazione provinciale il progetto, pur restando all’interno del piano straordinario della viabilità, fu declassato da “area prioritaria” in “area di inserimento”. E da allora vi furono molti anni di sostanziale stasi. Fino a giungere a luglio dello scorso anno in cui il consiglio comunale sottolinea l’importanza dell’opera (che prevede una galleria di quasi 700 metri). Oggi i promotori della raccolta firme rilanciano l’idea del collegamento. Ma sia in consiglio che sull’altopiano c’è da scommettere che sul collegamento si discuterà animatamente.
16.05.'08 da l'Adige: Seicento firme per la strada Polsa - San Valentino
BRENTONICO Seicento firme per la Polsa e San Valentino. O meglio, per il collegamento tra loro. A raccoglierle i circoli locali della Libertà e la Lega Nord. Dunque torna al centro del dibattito politico dell'altipiano una delle questioni che da almeno un decennio stanno sul tavolo della Provincia e delle diverse amministrazioni comunali che si sono succedute: il tema, appunto, quello del collegamento veloce fra le due stazioni dell'alta montagna. Le firme raccolte dai partiti del cento-destra saranno portate in municipio sotto forma di petizione popolare e la proposta dovrà essere discussa apertamente durante un'apposita seduta del consiglio comunale. Firme e proposta, in sostanza la richiesta di rimettere in moto la progettazione dell'arteria stradale comunque già prevista nel Pup, sono state presentate l'altra sera a Brentonico dai responsabili locali della Lega Nord, Gabriele Leita, e dei circoli della libertà, Irene Bergomi. Assenti, seppure annunciati, sia il consigliere provinciale di Forza Italia Nerio Giovanazzi sia il deputato Maurizio Fugatti. Non un disimpegno "su questo tema specifico - ha chiarito Leita - ma una scelta legata piuttosto alle tensioni di questi giorni fra i due partiti a livello provinciale in vista delle prossime elezioni di ottobre"
17.05.'08 da il Trentino: Petizione firmata dal sindaco morto BRENTONICO Delle 600 firme in calce alla petizione per la nuova strada Polsa - San Valentino, solo 167 sono vere: tra quelle fasulle compare addirittura l’ex sindaco Riccardo Dossi, scomparso quattro anni fa. Se n’è accorto l’attuale primo cittadino, Giorgio Dossi, quando si è messo a spulciare quell’elenco presentato dalla Lega Nord: «Ad una prima analisi apparivano con evidenza molte anomalie, firme doppie triple e quadruple, fotocopie di pagine». I promotori della petizione parlano però di un errore nella consegna del materiale e hanno protocollato una rettifica in municipio. Di sicuro non è stata una bella figura.
17.05.'08 da il Trentino: Raccolta firme: quasi tutte false BRENTONICO Incredibile scivolone da parte dei promotori della raccolta firme a favore della ripresa delle procedure per la creazione della nuova strada di collegamento Polsa-S.Valentino, la Lega Nord Trentino nella persona di Gabriele Leita e Irene Bergomi, dei Circoli della Libertà. Seicento le firme presentate in Comune di cui però molte rivelatesi del tutto fasulle. Nella lista c’è addirittura la firma dell’ex primo cittadino Riccardo Dossi, scomparso nel 2004. E questa operazione non è andata giù al Sindaco Giorgio Dossi, che esprime il suo disappunto: «Ad una prima analisi apparivano con evidenza molte anomalie: firme doppie, triple quadruple, fotocopie di pagine di nomi e firme inseriti sapientemente qua e là nel fascicoletto in duplice o triplice copia» «E ancora: firme in originale e tanti nomi scritti a mano dalla stessa calligrafia senza firma, nomi di hotel, firme fotocopiate, eccetera. Purtroppo, si leggeva anche la firma di un illustre cittadino brentegano scomparso qualche anno fa. Un guazzabuglio insomma, per un totale di circa 500 firme di cui gran parte di cittadini fuori comune e fuori regione. Quelle “accettabili”, di cittadini di Brentonico, erano solo un centinaio». La Bergomi avvisata dagli uffici comunali ha immediatamente protocollato una rettifica in municipio in cui adduce un errore umano. Secondo lei il refuso è stato dovuto alla fotocopiatura e alla consegna di materiale confuso con l’originale. La raccolta di adesioni al gazebo è stata in realtà di 10 fogli da 15 firme, 1 da 16 e due mezzi fogli con altre 16 firme totali per un totale di 167 adesioni raccolte in poco più di tre ore. Dunque per stessa ammissione dei promotori ci si ferma a quota 167, cosa ben diversa dalle 600 sbandierate. Il sindaco non accoglie la giustificazione: «Non crediamo alla svista o al fortuito errore umano: è chiaro, al contrario, il maldestro tentativo di mistificare l’entità della raccolta firme. Si è dimostrato scarsissimo rispetto per le istituzioni, per i mezzi di informazione, per i lettori e quei cittadini che in buona fede hanno firmato. Per rispetto all’importanza della tematica in questione e ai cittadini, quelli veri, che hanno sottoscritto la richiesta, la discussione in consiglio si farà, perché la democrazia è un valore più forte e più credibile del gazebo e delle sue logiche fatte in casa. Anche su questa squallida vicenda aspettiamo ovviamente l’immancabile interrogazione del Consigliere Boso».
17.05.'08 da l'Adige: Lega, firmano anche i morti
L ' entusiasmo da gazebo ha giocato un brutto scherzo ai rappresentanti di Lega e Circoli della libertà che si battono per il collegamento Polsa - S. Valentino. Nell'elenco delle firme a sostegno della petizione popolare, che sarà discussa in consiglio, qualcuno ha pensato di inserire anche il nome di Riccardo Dossi. Peccato che il popolare ex sindaco sia morto nel 2004. E peccato che alcune firme si ripetano tre o quattro volte. Così dopo aver trionfalmente annunciato che le firme raccolte erano 580, i furbetti del gazebo hanno dovuto ammettere che quelle valide sono solo 167
17.05.'08 da l'Adige: Ecco i "furbetti del gazebino"
BRENTONICO Che la questione del collegamento Polsa - San Valentino fosse un argomento attraente e perfino eccitante, almeno per qualcuno, forse lo si sapeva già. Ma che fosse un argomento così adrenalinico da far resuscitare anche i morti questo proprio nessuno se lo sarebbe potuto immaginare. Invece è accaduto: a Brentonico; e il nome scomodato, pace all'anima sua, è quello di un vecchio e storico sostenitore del collegamento: l'ex sindaco del paese e consigliere regionale Riccardo Dossi, scomparso drammaticamente 4 anni fa mentre partecipava ai lavori del consiglio provinciale. Nell'elenco delle quasi 600 firme che accompagnano la petizione popolare che a norma dello statuto comunale dovrà essere discussa fra qualche giorno in consiglio, qualcuno infatti ha pensato di inserire anche il nome dell'ex sindaco forse, magari pure in buona fede, immaginando di poter interpretare liberamente le sue intenzioni post mortem. Peccato, appunto, che essendo morto nel 2004 non possa materialmente aver posto la sua firma sotto l'iniziativa promossa da Lega Nord e Circoli della Libertà. Ad accorgesi della miracolosa firma ieri il sindaco del paese che sfogliando la lista dei nomi si è imbattuto anche in quello del suo omonimo e predecessore. E subito dopo aver pensato al miracolo ha commentato: "Perché la Lega e il circolo della libertà hanno deciso di gestire in modo così squallido il tema del collegamento basso Polsa - S. Valentino, un tema importante e sentito sull'Altopiano, discusso in consiglio comunale e già inserito nel documento di sviluppo della nostra comunità? Forse volevano guadagnare facile popolarità e credibilità; forse volevano far provare anche alla nostra comunità il brivido del Gazebo. Bene, con questa operazione hanno colto spregiudicatamente entrambi gli obiettivi e dimostrato scarsissimo rispetto per le istituzioni". E anche per i morti, verrebbe da aggiungere. In serata ieri una rettifica ufficiale da parte dei promotori, Gabriele Leita (Lega) e Irene Bergomi (Pdl): "Ci siamo sbagliati, le firme valide ai fini della petizione popolare sono solo 167; per un errore umano fra le firme a sostegno della nostra iniziativa era stato inserito un fascicolo contenente firme ed elenchi raccolti a Polsa in passato. Speriamo che ora a qualcuno non venga in mente di ciurlare nel manico". Rettifica che arriva però dopo una conferenza stampa in cui i numeri comunicati ai giornalisti dai due esponenti del centro destra erano stati altri: non 167 ma ben 580. Fra le firme depositate in Comune infatti erano stati inseriti semplici elenchi di persone e di aziende: "firme doppie, triple quadruple, fotocopie di pagine di nomi e firme inseriti sapientemente qua e là nel fascicoletto in duplice o triplice copia, firme in originale e nomi scritti a mano dalla stessa calligrafia e senza firma, nomi di hotel, firme fotocopiate", ha spiegato il sindaco. Insomma qualcosa che assomiglia ad un'operazione da magliari. O forse solo da semplici dilettanti del gazebo.
18.05.'08 da il Trentino: La farsa delle firme: sospesa la promotrice
BRENTONICO Le firme raccolte al gazebo in aprile sono dunque 167: non una in più. Tutte le altre arrivano da una raccolta cominciata in montagna dall’anno 2000 in avanti. Per questo ci si imbatte in un marasma di firme doppie e triple e ci si trova a che fare pure con nomi di persone ad oggi decedute. Ma Massimo Marsilli (Circoli della libertà) vuole vederci chiaro e ha sospeso prudenzialmente la promotrice del gazebo Irene Bergomi: «Dovrà spiegarci se si tratti di un errore o di una scelta».
Si tratta di un’iniziativa grave. Marsilli spiega: «Anch’io era al gazebo il 27 aprile e posso certificare che le firme raccolte erano 167. Erano solo quelle a dover essere depositate. Ora faremo un’indagine interna. La signora Bergomi ci dovrà spiegare perchè nell’elenco siano finite firme raccolte negli anni passati. Liste che contenevano purtroppo anche i nomi di persone defunte. A questo proposito, voglio scusarmi con la famiglia di Riccardo Dossi». Nel merito, si fa viva anche la vedova dell’ex sindaco: «Mio marito - argomenta la signora Beatrice Dossi - fu il promotore del progetto collegamento Polsa-San Valentino e le firme da lui raccolte a suo tempo non erano false». La donna è indispettita per l’utilizzo del nome dell’ex sindaco, scomparso nel 2004, lo ritiene inaccettabile e poco rispettoso della momoria di Riccardo Dossi.
I promotori della petizione Gabriele Leita (Lega Nord) e Irene Bergomi (Circoli della Libertà) abbozzano una spiegazione: «Le firme consegnate all’ufficio protocollo sono da ritenersi reali e vere, scritte di proprio pugno dai diretti interessati. Respingiamo con forza la definizione di falsità. La raccolta è stata fatta in due momenti diversi: nella prima parte del fascicolo si trovano 167 firme di residenti brentegani e non, raccolte il 27 aprile al gazebo. Le restanti firme provengono da residenti, villeggianti e operatori economici della Polsa nella raccolta iniziata all’epoca in cui era sindaco il compianto Riccardo Dossi». Inoltre, dato che la raccolta è avvenuta in tempi diversi, alcune firme compaiono più di una volta. Ma è stata una azione fatta in totale buona fede, senza alcuna volontà di dolo. La signora Bergomi non è stata avvisata dagli uffici comunali, ma si è presentata autonomamente con una lettera per spiegare quanto accaduto». Alcune domande rimangono però insolute. Perché ci si è accorti dell’anomalia solo il giorno seguente alla consegna? Perchè millantare 600 firme senza specificarne la modalità di raccolta? Errore umano o scelta deliberata? Come mai i promotori non hanno eseguito subito una verifica, leggendo e spulciando la lista (operazione che avrebbe permesso di eliminare doppioni e le persone decedute)? Ora il dibattito si sposterà in consiglio comunale. Intanto però i nuovi esponenti del centrodestra sull’altopiano debuttano con una pessima figura.

18.05.'08 da l'Adige: Firme irregolari, bufera nl centrodestra. La Lega invece difende Leita.

Post precedenti sull'argomento:
osservazioni alla variante PRG
osservazioni al PUP
sarà questa la "strada" giusta!?
ARGO dice la sua
le interrogazioni per Brentonico
neve in "rosso" sul Monte Baldo

1 commento:

Anonimo ha detto...

good start