05 luglio 2008

Polsa-S.Valentino un «no» alla petizione popolare

Nel rileggere il titolo del post di domenica scorsa collegamento si, no, ni, forse, boh,... si può dire, senza ombra di dubbio, di essere stati lungimiranti nel prevedere l'esito del dibattito circa la strada di collegamento Polsa - S. Valentino tenutosi lo scorso lunedì in Consiglio Comunale.
Un esito evidentemente prevedibile visto che a distanza di oltre 4 anni dall'insediamento della nuova amministrazione le idee sono ancora molto confuse (per usare un eufemismo...).
Quattro anni non sono bastati, i prossimi due probabilmente non saranno sufficienti, probabilmente ci verrà chiesto dell'ulteriore tempo di riflessione, dell'ulteriore tempo per lavorarci sopra...
Da un occhio cittadino sembrano piuttosto discussioni inutili in cui si decide di non decidere, giochi e giochetti di una politica inconcludente.

Polsa - S. Valentino «no» alla petizione Ma la strada si farà
BRENTONICO - La strada di collegamento Polsa - San Valentino, si farà. Ma con calma. La «petizione delle polemiche», è stata infatti bocciata l'altra sera in consiglio comunale. Era stata promossa da Lega Nord e Circoli per le libertà e chiedeva alla Provincia di riaprire immediatamente le procedure di finanziamento dell'opera: costo variabile a seconda dei progetti, e fin qui ne sono stati elaborati molti, dai dieci ai venti milioni di euro. Ma al di là del merito - si ricorderà - l'iniziativa fu oggetto di un gran chiacchiericcio a causa delle molte ombre sulla regolarità della raccolta delle firme. Tanto che la coordinatrice locale dei Circoli azzurri Irene Bergomi (che durante la votazione sedeva nel pubblico assieme a Gabriele Leita, l'altro promotore della raccolta firme in quota Carroccio) venne sospesa dal coordinamento provinciale. La mozione, è stata respinta con soli sei volti a favore, quelli dei consiglieri di opposizione, mentre dai banchi della maggioranza sono arrivati un voto di astensione e tre voti contrari, quelli del gruppo autonomista. Una scelta drastica, spiegata così dall'assessore delle stelle alpini Giuliano Lucchi: «Siamo favorevoli al collegamento, ma contrari a questa iniziativa promossa da Lega e Fi. E' chiaro che non accettiamo lezioni da chi poi promuove raccolte di firme condotte in quel modo». Una dichiarazione che Leita, in aula, ha commentato manifestando tutto il suo stupore per la posizione autonomista. Bocciatura della petizione, ma non del progetto, ad ogni modo: dal sindaco Giorgio Dossi è arrivata la conferma che l'amministrazione comunale «si impegna a dar corso a tutte le iniziative necessarie per favorire lo sviluppo della montagna brentegana, strada di collegamento compresa. Un investimento che tuttavia dovrà essere inserito in un progetto complessivo di rilancio. Altrimenti rischiamo di compiere l'errore di chi affidò lo sviluppo della Polsa all'espansione edilizia. Con il risultato che oggi la Polsa è un cadavere urbanistico. Noi non vogliamo ripetere questo errore». La strada, quindi, si farà. Forse, prima o poi. Ma comunque con calma. E senza forzature, soppesando ogni aspetto. Almeno fino a che le redini di Brentonico saranno salde nelle mani del sindaco Dossi.
da L'Adige di Mercoledì 2 Luglio 2008

Post precedenti in argomento:
collegamento si, no, ni, forse, boh,...
diritto di replica
collegamento Polsa-San Valentino alla ribalta
osservazioni alla variante PRG
osservazioni al PUP
sarà questa la "strada" giusta!?
ARGO dice la sua

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso che un consiglio comunale di così basso profilo non si sia mai visto a Brentonico nei tempi dell'era democratica ... basta andarsi a leggere i verbali pubblicati sul sito del comune ... roba da meterse le mam en dei c....(cavéi).

Anonimo ha detto...

Posso confermare che questa è anche la mia modesta impressione
E' veramente triste e sconsolante assistere ai Consigli Comunali di questi ultimi mesi
Diciamolo pure: ancora più triste non poter sentire almeno una volta un qualche intervento da quei pochi giovani presenti (o sempre assenti) che siedono in Consiglio...
g.

Anonimo ha detto...

Abituato ai consigli comunali di altro comune mi sorprende l'arroganza usata dalla maggioranza: forse perchè non sono ripresi i lavori in aula? Vale per il linguaggio usato nei confronti delle minoranze. Anche nell'ultimo consiglio. Di certo bella figura non ha fatto nemmeno il revisore dei conti che non sapeva nemmeno dove fossero finite le cifre di alcune consulenze non epresse in consiglio e mancanti dal bilancio esposto.E lo paghiamo.Per il resto, sui modi di fare, stendiamo un pietoso velo.
b.